Cari presidente e direttore generale della Rai Anna Maria Tarantola e Luigi Gubitosi, ieri Rai 1 ha celebrato, in prima serata, i 60 anni della Rai con uno speciale della trasmissione di memorie televisive Techetechetè intitolato “60 anni di TV. Il compleanno della Rai”. La didascalia di Rai Replay integra il titolo “60 anni di televisione italiana dalla A alla Z: la più divertente, comica, emozionante, affollata, enciclopedica delle rievocazioni”. Non ho visto la trasmissione ma, da quanto leggo sul profilo Facebook del critico televisivo Mariano Sabatini, Techetechetè ha raggiunto le più alte vette della comicità dedicando ad un personaggio come Luciano Rispoli solo un fotogramma muto in ben 135 minuti di Storia dei 60 anni della Rai.
Scrive Sabatini:
Gentili Presidente e Direttore generale della Rai, mi scuso in anticipo se, pur avendo guardato con attenzione, dovessi aver perso un passaggio… ma trovo alquanto scorretto, per non dire altro, che nella rievocazione di oltre due ore per i 60 anni della Tv gli autori di “Techetechetè” abbiano dedicato a Luciano Rispoli un solo sbrigativo frame, per di più muto (foto allegata). Un professionista in Rai dal 1954: inventore di “Chiamate Roma 3131”, “Bandiera gialla”, “La Corrida”; autore e conduttore di “L’ospite delle 2”, “Pranzo in Tv”, “La grande corsa”, “Argento e oro”, “Parola mia” e tanti altri programmi popolari; talent scout di Maurizio Costanzo, Raffaella Carrà, Paolo Villaggio, Paolo Limiti, etc; dirigente di lungo e onorato corso. Ebbene, per un simile uomo di tv, ricordato per la sua civiltà, per la capacità di offrire contenuti e per il quale è in corso il riconoscimento della Presidenza della Repubblica per la divulgazione massmediatica della lingua italiana, non si trovino 20 secondi significativi da riproporre al pubblico. Migliaia di ore di trasmissioni intelligenti del tutto ignorate. Una dimenticanza – ammesso che di questo si tratti – che, in tutta franchezza, offende il largo segmento di telespettatori che hanno amato la sua televisione. Con i migliori saluti. Mariano Sabatini
Testo inviato anche via mail a presidenzarai@rai.it
Cari presidente e direttore generale della Rai Anna Maria Tarantola e Luigi Gubitosi, sulla pagina Facebook di Mariano Sabatini continuano ad arrivare commenti sul “trattamento” riservato a Luciano Rispoli da Techetechetè (tra cui quello di Elda Lanza, prima conduttrice-giornalista di un programma Rai!), eccone alcuni:
però c’era Matilde Brandi, tanto per citarne una… (Emanuela Pettinelli)
Ma che ti aspettavi…è un anno che cerco di parlare con Giancarlo Leone per fargli presente che il 2014 é il centenario della nascita di Mario Riva… La Rai non ha memoria, ha solo interessi … (Antonello Riva)
Rispoli muto e la Bianchetti parlante? VERGOGNA! (Francesco Canino)
La trasmissione di ieri mi ha deluso! Tanta gente inutile e i grandi messi nel dimenticatoio… (Giuseppe Nisseno)
Sono assolutamente d’accordo. E non mi stupisce la strana smemoratezza della Rai per i suoi ‘figli’. Quest’anno si e’ molto parlato di me – la prima volta in sessant’anni!!! Per motivi diversi e del tutto casuali: perche’ sono emersa alle cronache come scrittrice di gialli e perche’ i miei coetanei di allora o non ci sono piu’ o ci sono meno… Per 60 anni sono stata cancellata. Allora non conoscevo Mariano che si sarebbe battuto per me. Quindi anch’io, oggi, mi batto per Rispoli: vogliamo riproposte le sue trasmissioni!! (Elda Lanza)
Cari presidente e direttore generale della Rai Anna Maria Tarantola e Luigi Gubitosi, qualche mese fa ho aderito alla petizione “Vogliamo Luciano Rispoli cavaliere o commendatore” (lanciata proprio da Mariano Sabatini). Ecco la mia motivazione di semplice telespettatore Rai:
“Perché è stato un importante dirigente, autore e conduttore della tv pubblica italiana e con il suo lavoro ha diffuso la cultura e l’amore per la lingua italiana essendo anche un esempio di tv garbata e utile (Akio)”.
Mi piacerebbe tanto sapere cosa pensa di questa proposta, la grande ricercatrice e autrice Rai di Techetechetè Elisabetta Barduagni. E ancora, vorrei sapere se prima o poi qualche secondo in più riuscirà a dedicarglielo a Luciano Rispoli? Oppure quello che ha messo nella puntata di ieri è il massimo che Techetechetè , “la più enciclopedica delle rievocazioni Rai”, può dedicare alla voce “Luciano Rispoli”?. Cari presidente e direttore generale della Rai Anna Maria Tarantola e Luigi Gubitosi, è difficile fare una celebrazione come quella messa insieme ieri da Techetechetè perché si rischia sempre di dimenticare qualcuno di importante o, peggio, di dare troppa importanza a chi non se la merita a scapito di chi invece ha fatto molto di più per una azienda come la Rai. L’autrice di Techetechetè Elisabetta Barduagni gode da sempre del favore di pubblico e critica. E’ una degli autori inamovibili della Rai e se la Rai le riserverà il trattamento di lusso riservato all’autore inamovibile Michele Guardì, ce la dovremo sorbire chissà per quanti anni ancora. Speriamo almeno che il gravissimo errore di aver liquidato con un fotogramma in 135 minuti di storia della Rai un personaggio come Luciano Rispoli, le serva come lezione e impari a dare il giusto peso ai personaggi che inserirà nelle troppe ore di televisione che la Rai continuerà a farle realizzare.
Buon Anno Akio!
Speriamo che la tele migliori come il vino…..
la stessa Raffaella Carrà che tanti introiti ha fatto fare all’azienda è stata trattata come l’ultima arrivata….insomma è bene che la rai chiuda i battenti.
Con questa catastrofica autocelebrazione in prima serata la Rai di oggi ha mostrato ancora una volta i suoi gravissimi limiti
Non è solo Luciano Rispoli ad aver subito un trattamento indegno. Ieri sera ho guardato Techetechetè con uno scopo ben preciso: vedere se i destinatari dell’editto bulgaro fossero stati inclusi nei 135 minuti di montaggio amarcord, dopo che 10 anni prima erano stati praticamente esclusi da qualunque celebrazione. Ebbene, l’unico che s’è visto per più di “5-secondi-5” è stato Luttazzi, cosa che mi ha sorpreso non poco, visti i trascorsi burrascosi con l’azienda. A Santoro e, in particolare, a Biagi, solo una finestrella di passaggio tra una lettera e l’altra, tra un argomento e l’altro. Meritavano un trattamento migliore, a mio giudizio, come lo meritava Rispoli.
Negli ultimi due giorni ho letto decine e decine di pezzi, post, tweet e commenti sulle omissioni della autocelebrativa Techetechetè. Anche quelle che segnali tu sono gravissime. Penso ad esempio al Michele Santoro di Samarcanda e alle sue trasmissioni sulla mafia. Ma anche moltissime cose fatte da Biagi. Il peso della politica è ancora il macigno da cui la Rai non riesce o non può a sottrarsi.