Cara Raffaella Carrà, ho seguito dall’inizio alla fine le prime 4 puntate di A raccontare comincia tu. Mi sono piaciute molto la seconda e la terza con ospiti Sophia Loren e Riccardo Muti. Non mi sono piaciute per nulla la prima e la quarta con ospiti Fiorello e Maria De Filippi.
Con l’attrice ed il direttore d’orchestra, il programma ha mostrato la sua anima più interessante, ovvero, quella di saper tirare fuori l’anima della persona più che esaltare il personaggio.
I due “miti” si sono raccontati davvero, con semplicità, e hanno regalato al pubblico di Rai 3 un piacevole incontro fatto di storie e aneddoti professionali e personali interessanti, divertenti e di spessore. Così non è stato con i due personaggi televisivi. Né tu né i tuoi autori siete riusciti a tirare fuori l’anima di Fiorello e Maria De Filippi e loro si sono scientemente limitati a ripetere le note autobiografiche in stile wikipedia. Quando hai detto di aver letto 250 pagine su Maria De Filippi e che quindi puoi confermare che è una persona che non dice bugie, sono sprofondato in una specie di incubo televisivo in cui avevo le visioni del volto di Maria De Filippi dentro decine e decine di santini. La cosa preoccupante è che il direttore di Rai 3 Stefano Coletta si è vantato del 10% di share ottenuto da questa puntata commentandolo con un entusiastico: “Evviva Rai 3!”. Evviva? Se le puntate con Fiorello e De Filippi hanno fatto il 9.4% e il 10% di share mentre quelle con Loren e Muti hanno fatto il 6.8% e il 4.9%, chissà, forse vuol dire che il pubblico di Rai 3 è stato pericolosamente contaminato! Altro che “Evviva!”. Cara Raffaella Carrà, l’idea che mi sono fatto è che A raccontare comincia tu è un programma fatto più dagli ospiti che dagli autori e dalla conduttrice. Se l’ospite vuole aprirsi sul serio allora la puntata decolla ed è preziosa, se l’ospite si limita a confermare le proprie note biografiche e la propria immagine pubblica, allora il programma è solo una noiosa celebrazione che si ferma alla superficie della persona e diventa una promozione a personaggi che da telespettatore mi sembra francamente inutile.