La seconda puntata di A raccontare comincia tu con ospite Sophia Loren tutta un’altra storia rispetto alla prima con Fiorello: in meglio. 11 aprile 2019akio View this post on Instagram A raccontare comincia tu: la seconda puntata con Sophia Loren è stata da subito molto meglio della prima con Fiorello. All'inizio ho temuto anche stavolta la mancanza di approfondimento ma con il passare dei minuti la scrittura è cresciuta fino ad essere solida e concreta. Puntata molto bella. Stavolta sì che ho seguito il programma con interesse. Merito di tutto l'insieme: la protagonista, la conduttrice, la scrittura, la regia. Raffaella Carrà mi è piaciuta molto. Completamente l'opposto rispetto alla conduzione che ho commentato nella prima puntata. Questa invece è stata una puntata semplicemente perfetta 👏 #araccontarecominciatu #rai3 #raffaellacarra #sophialoren A post shared by @ akiocarotelevip on Apr 11, 2019 at 2:27pm PDT Il postino (o piccolo post) dopo la prima puntata. View this post on Instagram Un dubbio atroce: e se il problema principale di "A raccontare comincia tu" fosse Raffaella Carrà? Credevo che Fiorello sarebbe stato il limite principale della prima puntata di "A raccontare comincia tu" (il giovedì in prima serata su Rai 3) e invece temo (ma spero di sbagliare) che il limite principale del programma sarà la conduttrice-ascoltatrice Raffaella Carrà. A raccontare comincia tu, all'esordio, ha mostrato una scrittura piatta senza spunti che potessero nobilitare il nobilissimo verbo del titolo: raccontare. In nessun momento delle due lunghissime ore di conversazione sul divano, il racconto è stato sorprendente. Tutto già detto e nessuna voglia di portare l'ospite ad andare oltre il già detto. Il problema è che Raffaella Carrà non sembra proprio la persona giusta per "spingere" l'ospite a raccontare qualcosa in più rispetto alla propria "biografia ufficiale". E allora mi è venuto un dubbio atroce: e se la scrittura fosse piatta perché funzionale alla conduzione che non sa o non vuole andare in profondità? È come se la scrittura del programma fosse vincolata ad uno stile di conduzione che si ferma alla superfice del racconto perché quella le basta. Se è vero che lo scopo di "A raccontare comincia tu" è quello di mettere in scena un colloquio gradevole e senza morbosità, è anche vero che 2 ore di racconto tutto in superficie, senza approfondimento, è meno interessante di un santino. Ma spero di sbagliarmi e di vedere ed ascoltare, nelle prossime 5 puntate, dei racconti arricchenti, coinvolgenti e approfonditi come mi aspetto da un programma che ha inserito nel titolo il nobile verbo "raccontare". #araccontarecominciatu #rai3 #raffaellacarra #fiorello A post shared by @ akiocarotelevip on Apr 5, 2019 at 7:33am PDT Condividi:TwitterFacebookLinkedInWhatsAppTumblrMi piace:Mi piace Caricamento... Correlati