Caro direttore generale Rai in scadenza di incarico Mario Orfeo, durante la presentazione dei palinsesti della prossima stagione, hai esaltato gli ascolti Rai della stagione appena conclusa dicendo polemicamente “e questi sono i fatti, il resto è solo rumore di fondo”. È un fatto anche il successo strepitoso di Mediaset che con la trasmissione di tutte le 64 partite del Campionato del Mondo di Calcio “Russia 2018”, sta sbancando gli ascolti estivi. È probabilmente la mossa più azzeccata da parte di Pier Silvio Berlusconi da quando è amministratore delegato e vice presidente di Mediaset.
Nonostante l’assenza dell’Italia, il pubblico ha guardato in massa le partite della prima fase e dagli ottavi in poi sarà un crescendo.
Il punto forte di questo mondiale è l’orario delle partite, perfetto per la programmazione televisiva italiana. Nella prima fase, gli appassionati hanno potuto fare una abbuffata di calcio con tre partite di calcio, alle ore 14, alle ore 16 e poi alle ore 20. Secondo punto forte dell’offerta Mediaset è stata la scelta di trasmettere tutte le 64 partite gratuitamente, in chiaro.
Il pubblico della tv gratuita si è sentito considerato come non lo è più da quando le esclusive sportive dei grandi eventi sono diventate un prezioso pacchetto da pagare a Sky e Mediaset Premium. Anche quando la Rai ha avuto “l’esclusiva” delle ultime edizioni dei mondiali di calcio, si è sempre trattato di una “esclusiva” parziale, ovvero con un numero limitato di partite in diretta in chiaro oltre a quelle dell’Italia. Trovarsi all’improvviso una offerta così succulenta e comoda a portata di telecomando è stato “un regalo” molto apprezzato in un periodo dell’anno in cui la tv non offre che repliche e programmi minori.
Il presidente Mediaset Fedele Confalonieri esulta per gli “ascolti e i dati finanziari da record” per la sua azienda. I dati riportati da wired.it ci confermano che il successo è anche e soprattutto negli incassi pubblicitari che Mediaset ha fatto. Ecco, mentre leggevo queste cifre, mi tornava in mente una tua dichiarazione in cui dicevi che senza l’Italia il mondiale di calcio era solo una “scelta commerciale” e non un prodotto da servizio pubblico. Dire che un mondiale di calcio senza l’Italia non è da servizio pubblico e poi ritrovarsi la concorrenza che ci fa un così grande successo di pubblico è nei fatti una affermazione che fa acqua da tutte le parti. Se le cifre da te offerte e quelle con cui Mediaset si è aggiudicata questa esclusiva sono queste, credo che la vittoria di Pier Silvio Berlusconi equivalga alla tua sconfitta, visto che un’offerta l’avevi presentata. Anche la Rai avrebbe potuto fare ricavi con questo prodotto pregiato ma non lo ha fatto. Che errore! Ma l’errore più grande è aver rafforzato in questo modo Mediaset anche in termini di immagine. Per la prima volta la Rai non ha trasmesso il campionato del mondo di calcio solo perché non c’era l’Italia e Mediaset ha dimostrato che a quella offerta televisiva il pubblico della tv generalista era interessatissimo lo stesso. La Rai potrebbe consolarsi con il fatto che, al contrario delle dirette delle partite, i programmi collegati ai #MondialiMediaset non hanno fatto ascolti all’altezza, anzi, Balalaika lo show più costoso è stato un mega flop. Ma se ci pensi bene non è una consolazione bensì un ulteriore rimpianto.
LA RAI DI TUTTO DI MENSO
I campionati mondiali di calcio piacciono agl’Italiani, ma alla Rai, essendo lottizzata dal PD & Co, interessano i personaggi come Fazio, Bruno Vespa, la Berlinguer e similari. La RAI: una querula litania dalle otto del mattino a tarda notte.