Caro Luca Telese, registro la tua smentita al mio tweet che diceva: “#inonda Mara Carfagna spara contro Matteo Renzi su assist perfetto di Luca Telese. Mancava solo il coretto: meno male che Silvio c’è!”. La tua risposta è stata: “Cioè ti stupisce che uno del centrodestra critichi renzi? Ahi ahi ahi… il presunto “assist” era una banale domanda”.
#inonda Mara Carfagna spara contro Matteo Renzi su assist perfetto di Luca Telese. Mancava solo il coretto: meno male che Silvio c'è! pic.twitter.com/Copr7oag8k
Caro Luca Telese, ti spiego perché ho percepito la tua “banale domanda” come un “assist”.
La puntata di ieri sera di In Onda su La7 era dedicata a Mara Carfagna in qualità di possibile candidata premier del centrodestra. Sul mega schermo in studio campeggiava la scritta “E se Berlusconi giocasse il jolly Mara Carfagna per Palazzo Chigi?”. Nel gioco della comunicazione televisiva di inizio campagna elettorale, c’è la voglia da parte di chi fa il giornalista di tirare per la giacchetta i più “papabili” per la carica di Presidente del Consiglio. La ipotesi Carfagna è una delle più affascinanti dal punto di vista giornalistico perché è una donna giovane, con una buona esperienza politica e con una immagine molto forte che potrebbe mettere in seria difficoltà sia Matteo Renzi che Luigi Di Maio. Caro Luca Telese, ti seguo da sempre in tv e quindi ho la presunzione di aver capito quando “punti” giornalisticamente un personaggio soprattutto con lo scopo di creare la contrapposizione con un altro. È sempre stata una delle caratteristiche delle tue conduzioni tv. Anche oggi che conduci una trasmissione estiva provi, giustamente, a lasciare il segno. La puntata di ieri di In Onda aveva un solo obiettivo: presentare Mara Carfagna come possibile competitor di Matteo Renzi. Ma è chiaro che Mara Carfagna in questa fase non può andare in tv a dire “sono pronta a sfidare Renzi, sarò io la candidata premier del centrodestra”. Così come è chiaro che tu ieri sera avresti tanto voluto che lei lo dicesse a In Onda. Al termine del servizio sulle similitudini tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, da scaletta prende la parola David Parenzo che vorrebbe far intervenire il giornalista e analista politico Alessandro De Angelis ma tu ti infili rubandogli il pallone per passarlo a Mara Carfagna (qui al minuto 36 e 58 secondi): “Scusa, scusa. Lei è stata un po’ la renzista di Forza Italia, si o no? (Carfagna “in che senso?”) Le piaceva? Giovane, carismatico”. Caro Luca Telese, vedi, per te questa è una “banale domanda” per me è un “assist” che da telespettatore ho letto così: con Renzi avete fatto il patto del Nazareno, tu eri una di quelle a cui il dialogo con Renzi non è dispiaciuto, adesso potenzialmente sei la sua competitor quindi cominciati ad allenare ad attaccare Renzi su quello che ha fatto e non ha fatto. Inutile dire che Mara Carfagna è stata prontissima a interpretare il ruolo di attaccante ed è partita con un monologo perfettamente ad incastro con la tua “banale domanda” e con un incipit da manuale: “Quando si è presentato sulla scena politica per carità era sicuramente una figura interessante soprattutto per la mia generazione. Eh, purtroppo ha bruciato una occasione, ha fatto un danno non solo a se stesso, al Paese naturalmente, ma anche alle politiche e alla credibilità della politica”. Una risposta che ha avuto un perfetto crescendo e che ha detto anche il non detto e cioè “si, sono pronta per sfidare Renzi come premier”. Caro Luca Telese, no, la tua domanda non era banale perché ha consentito a Mara Carfagna di iniziare a “testarsi” come anti-Renzi del centrodestra. Ed a convincermi definitivamente che quella domanda non era così “banale” è stata la tua chiosa finale fatta con aria compiaciuta “Non dovevo fare questa domanda!”. Io da telespettatore l’ho letta: ammazza che assist che j’ho fatto alla Carfagna e lei che bel gol che ha fatto! Perché io so troppo figo. Se il tuo obiettivo, sia chiaro, prettamente giornalistico, era quello di far uscire allo scoperto la voglia di premiership di Mara Carfagna, io dico che ci sei riuscito.