La porta rossa di Rai 2: il mio primo binge watching su Rai Play 

Caro direttore generale e amministratore delegato Rai Antonio Campo Dall’Orto, ieri ho visto il finale di stagione 1 della serie La porta rossa prodotta da Rai Fiction e andata in onda in 12 episodi su Rai 2.

Questa è già una notizia ma lo è all’ennesima potenza se ti dico che a questo traguardo sono arrivato utilizzando, con piena soddisfazione, una della grandi novità della tua Rai: il servizio di streaming Rai Play.

Mi sono accorto che questa fiction mi sarebbe piaciuta quando è stata spostata dalla collocazione del venerdì perché altrimenti avrebbe tolto spettatori al brutto programma di Rai 1 Standing ovation. Però era già tardi per seguirla su Rai 2 visto che erano andati in onda ben 6 episodi. E allora ho tentato la carta “tasto blu del telecomando” per mettere ancora più a frutto i miei soldi di abbonato Rai (la app sul mio Smart Tv LG ancora non è attiva, quella di Rai Replay era già installata quando l’ho acquistato ma l’ho usata pochissimo). Da abbonato Netflix ho imparato a godere del piacere unico, dal punto di vista televisivo, di vedere una serie quando e come voglio. Con mia profonda meraviglia ti comunico che per la prima volta ho fatto addirittura il binge watching di una serie di Rai Fiction. Dal mio punto di vista è un risultato storico: vedere tutti di seguito tre/quattro episodi di una serie Rai. La porta rossa è un prodotto seriale fatto talmente bene che ho superato perfino l’effetto già visto nei vecchi telefilm Il mio amico fantasma e nel recente River.

Ho superato perfino la barriera del sentimentalismo smielato alla Ghost e sono andato avanti preso dalla storia e dal mistero: chi è la talpa? E soprattutto chi ha ucciso Cagliostro e perché? Per farti capire quanto è stata significativa per me questa novità ti dico che la sera in cui andavano in onda su Rai 2 gli episodi 7 e 8, io ero a recuperare le puntate 5 e 6 e mi sono isolato da Twitter per evitare gli spoiler. Nel fine settimana poi ho recuperato tutte le puntate per arrivare a vedere il finale di stagione, ieri, come tutti i telespettatori di Rai 2. Gli ultimi due episodi non mi hanno entusiasmato come i primi 10 (voto complessivo: 7) ma quello che per me conta è che ho molto apprezzato la visione in streaming di questa proposta Rai di intrattenimento seriale. Caro direttore generale e amministratore delegato Rai Antonio Campo Dall’Orto, il servizio Rai Play deve fare ancora passi da gigante dal punto di vista tecnologico. Con Netflix posso interrompere la visione e riprenderla dal punto esatto in cui ero anche dopo aver spento la tv. Ho provato ad usare la funzione “avanti veloce” per recuperare un episodio dal punto in cui avevo smesso di vederlo, ed ho verificato che con il tasto blu di Rai Play non è molto pratico. Anche la modalità di ricerca dei titoli è particolarmente macchinosa da fare con il telecomando. 

La app di Netflix poi mi propone i contenuti secondo i miei gusti e mi avvisa delle novità di inserimento dei titoli nella library. Caro direttore generale e amministratore delegato Rai Antonio Campo Dall’Orto, inutile dire che dopo questa prima esperienza positiva tornerò ad utilizzare il servizio Rai Play tasto blu del telecomando, soprattutto per le serie tv. I titoli di serie straniere sono ancora pochissimi e in alcuni casi proposti in modo incompleto (al momento de Il trono di spade si possono vedere solo gli episodi 8/9/10 della stagione 5. Boh e pure mah). Mi fa piacere però dire che Rai Play rappresenta una bella e concreta novità dell’offerta Rai. Un passo significativo dal punto di vista tecnologico verso l’obiettivo di fare della Rai una media company moderna. Dal punto di vista dei contenuti è chiaro che è con prodotti seriali come La porta rossa che si costruisce una library di titoli da streaming. Ieri sera al termine della serie ho apprezzato il ringraziamento che Rai 2 ha fatto ai telespettatori de La porta rossa. Un ringraziamento che ricambio per il buon prodotto e per la novità di averlo visto anche in modalità smart tv come e quando ho voluto.

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