Cara direttore di Italia 1 Laura Casarotto, ieri sera hai trasmesso la prima puntata del “nuovo” Karaoke condotto da Angelo Pintus, il tuo modo di dire al mondo che senza soldi e senza idee il declino della tv generalista è inarrestabile.
Il “nuovo” Karaoke è un programma che ha esalato l’ultimo vocalizzo 23 anni fa e che non fa più divertire nemmeno il pubblico delle peggiori balere di Tokyo.
Il tuo brutto ritorno alla tv del passato mi è sembrato ancora più brutto perché non sei stata fortunata a lanciarlo nella settimana in cui Twitter ha lanciato Periscope, la applicazione che rende più facile ed immediato trasmettere video in diretta dal proprio smartphone (per il momento su iPhone tra poco anche su Android). Sono tutti pazzi per Periscope: dai vip alla gente comune. Il tuo collega Giancarlo Leone (direttore di Rai 1) ne è entusiasta “Amici di Twitter. Se funziona, Periscope una gran rivoluzione!” e ieri sera ha lanciato ben due eventi Periscope dal proprio smartphone intitolati “Guardando Mennea su Raiuno” e “Guardando Mennea a Città del Messico. Su Raiuno”. Certo, questo non depone a favore della qualità dei contenuti che saranno veicolati su Periscope ma siamo solo all’inizio, visto che le potenzialità della app sembrano infinite nel campo dell’intrattenimento come dell’informazione e ovviamente del caxxeggio che sarà gettonatissimo tra i follower dei produttori di contenuti più creativi e cretini. La forza di Periscope è la diretta, o meglio, frammenti di vita in diretta trasmessi da chiunque abbia uno smartphone. Per il momento il principale limite di questa app sembra essere il consumo di traffico dati di cui disponiamo. Ma i giga sono fatti per essere aumentati e pagati quindi il problema sarà presto risolto. Cara direttore di Italia 1 Laura Casarotto, Mediaset manda in onda il “nuovo” Karaoke ma questo non vuol dire che è fuori dal mondo. Mediaset sfrutta fino a che può il vecchio mondo televisivo e nel frattempo spera di piazzare il colpaccio RayWay e stabilire un “contatto” con Telecom con la benedizione di Matteo Renzi. La grande fortuna di Mediaset è stata che negli ultimi venti anni l’Italia non ha fatto progressi sulla banda larga tali da rendere obsoleto di colpo il mondo televisivo classico. Ma i vecchi modelli infrastrutturali e produttivi che la tv generalista continua ad usare si arrugginiscono sempre di più ogni giorno che passa. Il lancio di una delle tante app del momento come Periscope è solo l’ennesima conferma di quanto siano fondamentali le “autostrade” dove viaggiano e viaggeranno i contenuti digitali. Così mentre sulla vecchia tv generalista tu ci propini il Karaoke, il tuo editore cerca di accaparrarsi il controllo delle “autostrade” dove passerà la comunicazione digitale italiana. Cara direttore di Italia 1 Laura Casarotto, lo slogan di Periscope “Explore the world through someone else’s eyes” non è tanto differente dalla frase della canzone di Annalisa Scarrone maltrattata ieri sera da due concorrenti del tuo “nuovo” Karaoke “E in un istante io ti regalo il mondo”. Ed è così che ieri sera la prima insignificante puntata del tuo “nuovo” Karaoke è diventata per me motivo di grande riflessione come solo le grandi trasmissioni dai grandi contenuti sanno alimentare. Una riflessione che nemmeno “Quelo”: noi che tramite una app crediamo di avere il mondo in mano dobbiamo ricordarci che le app viaggiano in un mondo di cui altri hanno le chiavi.