Il Chiambretti Supermarket vende prodotti scaduti, a cominciare dal conduttore

Caro Piero Chiambretti, dopo solo tre puntate di Chiambretti Supermarket (tutti i giorni su Italia 1 alle 23.50) sei andato a farti analizzare dai critici all’acquetta di gelsomini di Tv Talk (Rai 3-Rai Educational). Sai bene che andare a Tv Talk ti legittima, non certo con il tuo pubblico di nicchietta, ma con il tuo editore Pier Silvio Berlusconi che in casi come il tuo ama parlare di “contenuto pregiato”. I critici di Tv Talk ti hanno accolto a braccia aperte e desiderosi di incensarti in qualità di televip pregiato, come fanno con tutti, purché accettino di andare come ospiti in studio o in collegamento nella loro melensa trasmissione.

Il conduttore ha magnificato l’imponenza e la bellezza della scenografia del Chiambretti Supermarket ma tu lo hai smontato dicendo che sembra imponente perché occupa lo studio verso l’alto e invece è uno studio più piccolo di quello “di una Parodi qualsiasi”.

Ma a Tv Talk c’è anche il co-autore Sebastiano Pucciarelli che, felice di aver vissuto 1 minuto e 56 secondi di popolarità grazie ad Antonio Ricci, ha provato anche con te ad essere pungente con questa domanda:

“Tu non senti più l’esigenza magari di tornare sulla strada, di essere più on the road all’aperto come eri nel Portalettere o nel Laureato. Forse perché anche il paese oggi è più interessante in strada che chiuso negli studi televisivi, no?”.

Si deve essere sentito troppo pungente e quindi in chiusura ha addolcito la domanda “Con tutto che ha l’estetica favolosa che vediamo”, evidentemente volendo dare manforte alla originale osservazione introduttiva del conduttore. Tu hai risposto da vero esperto di televisione:

“Io amo l’estetica e ho questa griffe ormai da diversi anni. La strada l’ho fatta negli anni ’90 e avevo trent’anni. Quindi adesso anche per un problema proprio di artrosi e anche di cervicale, di un affaticamento mentale preferisco lasciare per la strada tutti gli altri. Anche perché quello che dimentichi è che all’epoca per la strada c’ero solo io. Adesso ci sono tutti ma perché devo andare quasi a sessant’anni col microfono a ricercare quelli che son cercati da tutti, a rifare quello che fanno tutti, sapendo peraltro che la televisione non ha memoria storica quindi oggi i ragazzi potrebbero anche pensare che sono io che vado dietro alle Iene, ai santoriani” (da Tv Talk, rai3-Rai Educational del 17/5/14).

Caro Piero Chiambretti, da vero esperto di televisione però sai bene che il Chiambretti Supermarket è un prodotto televisivo scaduto anche se non scadente. Costruire un impatto visivo esagerato è una costante dei tuoi programmi degli ultimi anni e ti serve per incorniciare l’assenza totale di contenuto. L’esercito di personaggi visivamente sopra le righe accalappia il telespettatore per qualche istante ma non lascia un’impronta comunicativa nuova, originale, tale da essere ricordata e rimpianta. Il Chiambretti Supermarket è perfettamente coerente con la filosofia della tv che si fa adesso: usa, getta e rivedi in pilloline sul web. Peccato che le pilloline siano costruite con personaggi bolliti come Alfonso Signorini, Belen e Cristiano Malgioglio e che l’esercito di personaggi sopra le righe sia identico agli eserciti di personaggi sopra le righe che ci hai propinato negli ultimi anni in altri programmi. E tu non fai nulla per nasconderti visto che durante il Chiambretti Supermarket fai dei continui rimandi al concetto di markette televisive che erano alla base del tuo omonimo programma su La7 e che evidentemente non riesci a dimenticare. Caro Piero Chiambretti, se il Chiambretti Supermarket sa così di vecchio la colpa principale è la tua non solo in qualità di autore ma soprattutto di conduttore. La tua presenza scenica in video è lontanissima dall’essere il Pierino che eri e che ti rendeva unico. Con quel doppio petto e la pancia somigli sempre di più al vecchio Silvio Berlusconi e, come è accaduto a lui, con la trasformazione fisica hai perso anche i super poteri di intrattenitore. Non essere riuscito a distaccarti da quella che tu hai definito “la mia griffe degli ultimi anni” ti sta condannando alla “sindrome di Antonio Ricci” che da oltre trent’anni non inventa più niente di nuovo. In tal senso sei sulla strada giusta visto che come Ricci sei in eccellenti rapporti con l’editore Pier Silvio Berlusconi e questo ti garantisce di riprodurti televisivamente all’infinito sempre uguale a te stesso.

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3 risposte a "Il Chiambretti Supermarket vende prodotti scaduti, a cominciare dal conduttore"

  1. Sergio Calamandrei 22 Maggio 2014 / 06:58

    Sono rimasto impressionato dal fatto che condivido ogni singola parola di questo articolo del grande Akio.
    In effetti mi è bastato stare tre secondi (proprio tre secondi, non è una esagerazione retorica) sul programma di Chiambretti per avere un’idea di vecchio; visto e rivisto. Poi ho cambiato canale.

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