Non solo Amici di Maria De Filippi: Matteo Renzi concede una intervista al Tg5, tra le margherite e con la panchina di Notting Hill sullo sfondo

Caro direttore del Tg5 Clemente J Mimun, il profeta del centrosinistra Matteo Renzi, ieri ha rilasciato al tuo tg un’intervista con dichiarazioni che oggi fanno titoli su tutti i giornali. I titoli non riguardano la sua attività di sindaco di Firenze. Renzi fa notizia perché, dopo aver perso le primarie contro Pierluigi Bersani ed aver giurato che sarebbe tornato a fare solo il sindaco di Firenze, ADESSO!, che le elezioni ci hanno restituito un’Italia ingovernabile, lui si propone come candidato premier contro Silvio Berlusconi. Tra qualche giorno dovremmo aver un nuovo Presidente della Repubblica, il quale, davanti allo stallo politico potrebbe anche decidere di sciogliere le Camere che lo hanno appena eletto. Non sono in molti a crederci, ma si potrebbe tornare preso a votare. Renzi e Berlusconi sembrano essere quelli che più di tutti vogliono tornare a votare e parlano come se già fosse cominciata la nuova campagna elettorale.

Renzi, che non ha mai nascosto di voler puntare a prendere anche i voti degli elettori di centrodestra, si muove mediaticamente senza precludersi la vasta platea Mediaset e dopo aver proferito il suo verbo agli Amici di Maria De Filippi ieri si è fatto intervistare dal tuo Tg5, dimostrando che per lui Mediaset non è il male assoluto. Una intervista poco programmatica ma molto di attacco nei confronti di Pierluigi Bersani, fin dalla prima risposta alla domanda del giornalista Matteo Berti: “Allora, sindaco. Bersani poche ore fa proprio riferendosi a lei, ha detto… l’arroganza umilia chi ce l’ha… Ecco, si sente così arrogante?”. Una domanda così esplosiva da far drizzare le testate nucleari al leader nordcoreano Kim Jong-un ma anche Matteo Renzi come bombardiere non è male:

“Mi dispiace che Bersani cerchi l’insulto e l’accusa. Per di più tra persone dello stesso partito. Ma sarebbe un errore anche accusare gli altri. Del resto Bersani mi ha detto… arrogante, indecente, qualunquista… perché io ho soltanto detto, insieme a tanti altri, dal presidente degli industriali, persino al segretario della Cgil, che bisogna far presto, che non si deve perdere tempo, che la politica ha il dovere di dare delle risposte. Io faccio il sindaco; le vedo le aziende che chiudono e le famiglie che vanno in difficoltà. Possiamo finalmente mettere un punto con queste discussioni romane e riiniziare a parlare dei problemi della gente? Questo ho chiesto a Bersani. Mi spiace che i destini personali di Bersani e del gruppo dirigente del PD siano talmente più importanti da arrivare anche alle polemiche interne come è successo oggi. Ma io da parte mia non replico”.

Caro direttore del Tg5 Clemente J Mimun, e se replicava che faceva? Chiedeva a Kim Jong-un di bombardare la sede del PD? Boh e pure mah. Queste cosucce, Matteo Renzi le ha dette amabilmente seduto di fronte al tuo giornalista Matteo Berti in un contesto primaverile da scampagnata; un bel giardino con le margheritine sul prato e la panchina di legno come quella del film Notting Hill dove Julia Roberts e Hugh Grant si accoccolano in attesa che nasca il loro bebè. E’ così Matteo Renzi. Una specie di Hugh Grant più che una specie di Tony Blair. Caro direttore del Tg5 Clemente J Mimun, quello che ci dice questa intervista primaverile è che il profeta Matteo Renzi sente di aver già alle spalle l’ostacolo Bersani e si sente pronto per buttarsi alle spalle anche l’ostacolo Berlusconi:

“Mi piacerebbe una campagna elettorale, se si andrà alla campagna elettorale presto, bella, rispettosa degli avversari. Ho visto che Berlusconi ha già deciso che si ricandida, l’ha detto ieri a Bari. Mi piacerebbe sfidarlo per poi arrivare alla fine e dire… caro presidente Berlusconi, per te è arrivato il tempo della pensione… Qualcuno dei nostri lo vuole mandare in galera. No, io lo vorrei semplicemente mandare in pensione”.

Caro direttore del Tg5 Clemente J Mimun, dopo l’intervista al tuo Tg5 di ieri, la mia impressione è che Renzi abbia azzannato Bersani e fatto solo bau bau micio micio a Berlusconi pronto a farci l’inciucio ed il governissimo. Altrimenti perché sarebbe andato a ripetizione dal nemico Massimo D’Alema? O forse da D’Alema c’è andato per farsi spiegare come garantire una solida e duratura sopravvivenza a Mediaset? Lo scopriremo solo vedendo Renzi a Palazzo Chigi. Ed io già me lo immagino nelle domeniche libere al parco, seduto sulla panchina di Notting Hill insieme al pensionato Berlusconi che gli dà consigli su come rimanere al potere per vent’anni usando la televisione e senza rompere le uova nel paniere a Mediaset.

3 risposte a "Non solo Amici di Maria De Filippi: Matteo Renzi concede una intervista al Tg5, tra le margherite e con la panchina di Notting Hill sullo sfondo"

  1. Bricolage 15 aprile 2013 / 08:55

    Preoccupante. Credo anche che la campagna elettorale in realtà sia ricominciata il giorno in cui Berlusconi ha fatto il suo incontro a piazza del popolo, alla fine di marzo.

    • akio 15 aprile 2013 / 09:04

      situazione davvero complicata e preoccupante

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