Per la nuova La7 c’è solo una strada: ritrovare e rinnovare lo spirito combattivo della vecchia Telemontecarlo

Caro nuovo proprietario di La7 Urbano Cairo, Telecom Italia Media ti ha venduto le emittenti televisive La7 e La7d alla cifra simbolica di 1 milione di euro pur di non continuare a pagarne le perdite di esercizio. Questo vuol dire che a te spetta prima di tutto il compito di risanarne il bilancio e di renderle produttive dando una netta sforbiciata ai costi. Non a caso la tua prima dichiarazione dopo l’ufficializzazione dell’acquisto è stata “Ho preso una patata bollente”. Sembra che per i primi due anni non potrai rivenderla quindi credo che faremo in tempo a vedere anche qualche contenuto frutto della tua linea editoriale. Fino ad oggi sei stato il concessionario pubblicitario di La7 quindi sai un po’ come funziona. Come editore ti sei occupato di giornali però sei cresciuto come manager all’ombra del Biscione Fininvest come assistente di Silvio Berlusconi quando si occupava di televisione in prima persona. Quindi credo che ti occuperai anche dei contenuti e non solo dei contanti.

Caro nuovo proprietario di La7 Urbano Cairo, fare televisione ad altissimo livello in Italia è difficilissimo. Il duopolio Rai-Mediaset ancora imperversa anche se il magnate Murdoch sul satellite con la sua Sky ha iniziato a rompergli le uova nel paniere acquistando le esclusive più succulente della programmazione sportiva. Ma sulla terra, o meglio, sul digitale terrestre, Rai e Mediaset imperversano e La7 langue, nonostante tutti i tentativi di rinnovare la propria offerta con programmi di buona qualità. E’ rimasta l’eterna promessa del panorama televisivo italiano. Ora ci sei tu. Chissà se avrai la forza di ripartire dalle certezze consolidate ma costose come Mentana, Santoro, Formigli, Lerner, Crozza, Gruber, le sorelle Parodi. Chissà se avrai la lungimiranza di imparare dagli errori di chi ti ha preceduto ma anche dalle molte cose buone che sono nel dna di questa storica emittente. La7 è figlia della gloriosa Telemontecarlo che quando iniziò a trasmettere nel 1974 fece vedere i sorci verdi alla monolitica Rai. Quante proprietà si sono succedute da allora alla guida di quella che in origine era la versione italiana della rete nazionale del Principato di Monaco! Una storia articolata, complessa e difficile però con punte di originalità e novità assolute che hanno fatto la storia della televisione italiana. Caro nuovo proprietario di La7 Urbano Cairo, c’è stato un tempo in cui su TMC, Gianfranco Funari reinventava il talk show, Luciano Rispoli s’inventava il Tappeto Volante, Indro Montanelli s’inventava il primo Tg di Tmc, la redazione sportiva s’inventava Gala Gol con Alba Parietti sullo sgabello, s’inventava Azzurra in Coppa America e raccontava le Olimpiadi di Barcellona e il mondiale di sci meglio della Rai. Caro nuovo proprietario di la7 Urbano Cairo, quella vecchia Telemontecarlo è stata cancellata però lo spirito combattivo e la voglia di inventarsi giorno dopo giorno che aveva quella Telemontecarlo non li ha più avuti nessuna emittente. Se è vero che vuoi fare concorrenza al duopolio Rai-Mediaset (che ha già sbriciolato più volte le speranze di crescita della rete che oggi è tua), devi ritrovare e rinnovare quello spirito (dopo aver risanato i conti, ovviamente). Certo partire dichiarando di essersi preso una patata bollente è più da spirito remissivo che combattivo. Ma visto che sei un esperto di pubblicità suppongo che sia uno slogan e non una preoccupazione.

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2 risposte a "Per la nuova La7 c’è solo una strada: ritrovare e rinnovare lo spirito combattivo della vecchia Telemontecarlo"

  1. tristantzara 5 marzo 2013 / 14:11

    …avrei preferito un acquirente straniero in quanto a propositi…vedremo..ma scommessa ? via Santoro e Mentana, diventerà un rotocalco rosa zeppo di programmi MadeinUsa. Domanda : ma come mai la cinematografìa francese o scandinava non passa mai in nessun canale tv (eccetto Rai5-4) o sbaglio mr. akio ?

    • akio 5 marzo 2013 / 14:21

      hai centrato il problema perché non ci sono stranieri che investono nelle tv italiane? rai 4 poco molto di più rai movie e qualcosa anche iris

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