Cara Elda Lanza, il tuo giallo condominiale Niente lacrime per la signorina Olga sta avendo il successo che merita (l’editore Salani ha stampato la seconda edizione e a maggio pubblicherà il tuo secondo giallo intitolato Il matto affogato) [ QUI Elda Lanza a Radio Montecarlo ospite di Luisa Berrino]. Insieme alla signorina Olga anche la signora Elda sta ottenendo il successo che merita come scrittrice e come signora della televisione italiana delle origini. La settimana scorsa è uscita una tua intervista ricca di aneddoti e di curiosità sulla tua carriera in Rai dal 1952 al 1972 (brava! Leonetta Bentivoglio di Repubblica che ci ha fatto un paginone nello spazio R2 Cultura del 4/1/13 e da cui ho tratto i virgolettati di questo post). Resto sempre affascinato dal tuo racconto della tv di allora perché mi fai respirare le atmosfere di un’avventura pionieristica che restituiscono, a chi come me ama il mezzo televisivo, il giusto valore ad una invenzione straordinaria e ad un mezzo di comunicazione troppo spesso maltrattato da chi lo usa per trasmettere pessimi programmi.

