Il successo della quattordicesima edizione di Ballando con le stelle di Milly Carlucci che batte la diciottesima edizione di Amici di Maria De Filippi, condanna Rai 1 alla politica dell’immobilismo, dà forza ai dirigenti schiavi del “chi vince ha sempre ragione”, anche quando si vince con un programma vecchio che non fa crescere la rete in originalità. E allora è giusto che chi scrive di tv dia tutto il risalto che dà a mezzo punto di share in meno o in più. Lo vuole chi fa la tv e non solo per vendere gli spazi pubblicitari ma per bearsi di vittorie tanto effimere quanto immeritate. Ripetere per decenni sempre gli stessi programmi televisivi solo perché “vincono” le serate con numeri che un tempo sarebbero stati considerati disastrosi è il segno dei tempi, non solo televisivi, purtroppo. Ottenere il massimo del minimo con il minimo. E la Rai Radio Televisione Italiana non dovrebbe mai fare, dare e ottenere il minimo.
Il successo di Ballando con le stelle? Totò avrebbe detto: “Ma mi faccia il piacere”. Questa RAI è uno schifo e mi meraviglio che non si stia facendo niente per migliorarla.