Inizio da mal di testa. Pop corn di Gershon Kingsley portata al successo da Jean-Michel Jarre. Poi “nostri” de che?
Il principale difetto delle puntate musicali di #techetechete è la lunghezza dei singoli brani proposti. Allungano il brodo e così lasciano fuori dal “tema” tantissimi pezzi e artisti.
#techetechete quanto la volete far durare Donna felicità? Tutta l’estate?
Lascio @RaiUno metto sui #MondialiMediaset ho visto il gol della Francia compresi tutti i replay e su Techetechete ancora c’erano i Rokes. Per la serie “allunghiamo il brodo che altrimenti come la facciamo una puntata intera sui complessi musicali”?
Tutta C’è qualcosa di grande dei Lunapop in playback e fuori pezzi e complessi musicali fondamentali. Questo programma così esaltato perché va di moda la nostalgia fa acqua sulle puntate musicali tematiche.
#techetechete dedica una puntata ai gruppi musicali italiani solo con i “vecchi” (non il Quartetto Cetra!), senza i “moderni”. Solo per citare alcuni assenti: Litfiba, Avion Travel, Timoria, Bluvertigo, Negramaro, Subsonica, Baustelle, Marlene Kuntz.
Techetecheteche ci fa capire quanto siamo stati scemi noi Italiani a seguire ogni sera, nei tempi andati, quei tipi di programmi. Il fatto è che non solo la tivù di Stato era pessima, ma gran parte della società nostrana: una zattera nel mare calmo che nell’oceano della globalizzazione sarebbe affondata, come anche la RAI.