Caro direttore di Rai 1 Andrea Fabiano, un’ora mi è bastata per rimanere profondamente deluso dalla prima delle due serate evento intitolate Nemica amatissima con Heather Parisi e Lorella Cuccarini. Cosa mi aspettavo? Mi aspettavo uno show sorprendente.
Per sorprendermi, la prima ora di uno show è fondamentale. Nemica amatissima è iniziato con un mix delle sigle interpretate dalle due icone della tv degli Anni ’80. Una cosa che aveva fatto qualche giorno fa in modo egregio TecheTecheTé il programma di montaggio amarcord sulla tv.
A rendere il mix di sigle di Nemica amatissima decisamente poco accattivante ha contribuito l’arrangiamento techno che anziché attualizzare i brani li ha resi ancora più vintage con un fastidiosissimo effetto campionamento. Le coreografie preferisco non commentarle perché vedere quel livello così scolastico nel 2016 (quasi 2017) su Rai 1, per me “non me lo so spiegare”. Il duo Parisi-Cuccarini si è alternato correndo sul palcoscenico per dare energia al mix ma il risultato è stato a tratti ridicolo perché nel frattempo sul mega schermo andavano in onda, impietose, le immagini dei loro vent’anni. Entrambe sono ancora in splendida forma ma non hanno potuto evitare l’effetto “scarpette al chiodo” tipico dei grandi calciatori che hanno smesso di giocare e che rivedi nelle partite di beneficenza. Se è vero che la Parisi le scarpette al chiodo le ha attaccate sul serio è anche vero che la Cuccarini ieri ha mostrato che fare tv oggi non è più nelle sue corde e può continuare a darsi ai musical. Può stare in un copione di teatro leggero ma non in un copione tv dove tende a imporre una personalità eccessiva cosa che è sempre stato il suo limite televisivo principale. A dare il colpo di grazia alla mia pazienza è stata la presenza dei “comici” non da prima serata Lillo e Greg e di Alessandro Siani che si è proposto esattamente come fa da anni nel serale di Amici di Maria De Filippi, cosa che dovrebbe automaticamente escluderlo da una prima serata su Rai 1 fino a quando non farà qualcosa di nuovo e che soprattutto faccia ridere. Caro direttore di Rai 1 Andrea Fabiano, mi aspettavo uno show attuale non un vecchio varietà che è risaputo è morto. A me piace la tv viva e se dopo un’ora uno show non sa darmi la scossa, cambio canale. Io non le appendo le scarpette al chiodo di telespettatore che non si accontenta del solo annuncio di una serata evento.
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aggiornamento del 5/12/16
lo sfogo di Heather Parisi, sul suo blog ufficiale, dopo la messa in onda del programma
ZOMBI IN TIVU.
Inviterei gl’Italiani a non guardare i programmi RAI, inutili per giovani ed anziani. Ciò che non è arte, non è cultura e non è spettacolo è RAI. La RAI è monopolio di chi ci lavora, ammanigliato coi politici di turno. Come zombi, i soliti noti vi appaiono. Con la cessazione dell’esistenza, gli zombi-RAI continuano ad apparire in tivù tramite le commemorazioni post-mortem.