Desperate Housewives per uscire dal tunnel delle chiacchiere sulla crisi politica all’ora di cena

Cara Teri Hatcher, ho fatto bene a non seguire puntata dopo puntata, serie dopo serie, Desperate Housewives. Ora che Rai 4 la ritrasmette dal lunedì al venerdì, dalle ore 20.20 alle 21.10, mi posso gustare gli episodi che mi sono perso (molti) e quelli che non ricordo (moltissimi), apprezzandoli come se fosse una prima visione. A quell’ora, negli ultimi mesi, sono rimasto imbambolato davanti alla tv per seguire gli sviluppi della crisi politica, ma ora non ne posso veramente più ed ho bisogno di qualcosa di normale, da vedere senza star troppo a pensare al futuro del Paese; almeno quando mi preparo la cena al rientro da una giornata di lavoro. Il direttore di Rai 4 Carlo Freccero ha piazzato Desperate Housewives nell’orario che mi consente di evitare tutti i telegiornali e trasmissioni come Otto e Mezzo, Striscia la notizia e la nuova (?) Quinta Colonna Il Quotidiano (boh e pure mah).

E’ divertente armeggiare ai fornelli mentre tu, nei panni di Susan, combatti la tua lotta con la nuova compagna del tuo ex marito che si sta conquistando spazi significativi nel rapporto con vostra figlia. Le tue sfuriate disperate e tragicomiche sono una mano santa per chi si dovesse trovare in una condizione di crisi esistenziale dovuta all’età che avanza, alle delusioni d’amore, all’autostima che vacilla, a forme di pseudo-depressione più o meno psicosomatiche. Eccoti sul palcoscenico della parrocchia per partecipare in coppia con tua figlia Julie allo show Families Follies. Lei si esibisce come cantante e tu la devi accompagnare al pianoforte. Tra il pubblico c’è il tuo ex marito armato di telecamera per immortalare il momento e accanto a lui la sua bionda ed energica compagna. Tu stai per iniziare a suonare ma ti blocchi. Chiedi scusa al pubblico e parlando dal palcoscenico lo rendi partecipe delle tue cose parlando direttamente alla nuova compagna del tuo ex marito e facendo finta di essere tanto felice del rapporto che sta costruendo con tua figlia. E fai di più. Le chiedi scusa perché pensi che ormai siete una famiglia allargata e sarebbe giusto che, per suggellare questa unione, fosse lei ad accompagnare vostra figlia. La bionda matrigna ti fa notare che tu lo dici solo perché lei non ha con sé la sua chitarra. Il tuo volto si produce in svariate espressioni dal finto meravigliato al finto mi dispiace, necessarie a sostenere la tua subdola provocazione, che costringe la bionda matrigna a dire “Ma io so suonare anche il pianoforte!”. A quel punto il tuo gioco è fatto. Le lasci il palcoscenico e ti siedi in platea accanto al tuo ex marito. La bionda matrigna si dimostra, chissà come mai, incapace nel suonare il pianoforte e fa diventare disastrosa l’esibizione di vostra figlia Julie. Il tuo ex marito ti dice “Tu lo sapevi e stai godendo di soddisfazione” ma tu neghi, mentre però gli sistemi la mano con cui tiene la telecamera che si è abbassata e non sta riprendendo bene la scena. Cara Teri Hatcher, che delizia il pizzico di sana cattiveria vendicativa della tua Susan. Per un attimo, la bionda presuntuosa che diceva di saper suonare il pianoforte, mi è sembrata l’onorevole grillina Roberta Lombardi. Aspetto, con la calma del cinese sulla sponda del fiume, il giorno in cui si sentirà pubblicamente in imbarazzo per una sua mancanza. E questo mio transfert di immaginazione e di speranza è stato il valore aggiunto all’effetto già positivo della visione di questa puntata di Desperate Housewives.

4 risposte a "Desperate Housewives per uscire dal tunnel delle chiacchiere sulla crisi politica all’ora di cena"

  1. Avatar di Signor Ponza Signor Ponza 25 aprile 2013 / 10:12

    Sono convinto che Desperate Housewives fosse, nonostante gli alti e bassi soprattutto delle ultime stagioni, la serie tv più brillantemente scritta degli ultimi tempi. E a me manca tanto. Anche se ho seguito tutte le puntate dalla prima all’ultima, quando lo incontro su Rai4 mi ci fermo sempre molto più che volentieri!

    • Avatar di akio akio 26 aprile 2013 / 11:20

      ponz, aspetto la tua analisi del primo live di The Voice of Italy per me molto deludente

      • Avatar di Signor Ponza Signor Ponza 18 Maggio 2013 / 09:26

        Per me non è stato del tutto deludente (anche se il primo live non l’ho visto, ho visto il secondo e quello di giovedì). Nel senso che rispetto alle battles (certo, era difficile fare di peggio) l’interesse si è risollevato insieme a un po’ di ritmo. Peccato stiano eliminando tutti i miei preferiti!

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