Caro direttore di Italia 1 Luca Tiraboschi, al Roma Fiction Fest ho visto la prima puntata di un serial medical drama che immagino non ti farai scappare: Emily Owens, MD. Il confronto con Grey’s Anatomy a prima vista è inevitabile ma dopo pochi minuti riesce a vivere di luce propria perché è una serie scritta bene, i personaggi sembrano azzeccati, ha ritmo, colpi di scena, situazioni che si inseguono e i dialoghi brillanti. Emily Owens è interpretata da Mamie Gummer, la cui somiglianza con Meryl Streep non deve sorprendere perché è la figlia. Le storie sono ambientate al Denver Memorial Hospital e i protagonisti sono un gruppo di medici appena specializzati che fanno praticantato di chirurgia. Emily Owens ha qualche problema di autostima che si porta dietro dai tempi del liceo ma la passione per la medicina è tale che il voler diventare un bravo chirurgo la aiuterà anche a credere definitivamente in se stessa, anche se in amore le cose si mettono subito male perché il dottorino che ha puntato flirta con la sua miglior/peggior collega ed ex compagna di liceo che già allora la prendeva in giro per un motivo che ora non ti dico.
Il primario dell’ospedale è severissima ma già nella prima puntata, dopo aver mostrato tutta la sua ostilità a Emily, la invita, contravvenendo alle sue regole ferree, ad assisterla nella delicatissima operazione al cuore di una bambina che ha chiesto espressamente di aver Emily Owens in sala operatoria. La bambina qualche minuto prima aveva dato a Emily il consiglio di dichiararsi al dottorino perché durante la visita collegiale con lo staff sanitario si è resa conto che l’interesse amoroso è reciproco. Emily segue il consiglio ma il dottorino le dice di vederla solo come un’amica. Nel frattempo la bambina ha un attacco di cuore e Emily Owens la salva dopo essere corsa in corridoio in cerca di un dottore ed essere stata riportata alla realtà da una infermiera che le dice: “Tu, sei! Un dottore!”. Questa trama sdolcinata è indurita di tanto in tanto dalla dura realtà di un ospedale; dai casi di cancro a quelli di Alzheimer con i relativi problemi e dolori familiari. Caro direttore di Italia 1 Luca Tiraboschi, nella eventuale corsa a trasmettere in chiaro questa serie (prodotta da CBS e Warner Bros, attualmente in onda su CW) ti vedo favorito rispetto a La5, La7d e la nuova Mtv. Perché? Perché Emily Owens, MD è una serie che può piacere al tuo target giovane ma anche a qualche nonna sprint che sogna di vedere la propria nipotina nerd indossare un camice verde/bianco/azzurro e lottare per salvare vite umane in un grande ospedale metropolitano. E Italia 1 avrebbe tanto bisogno di uscire dallo stagno del pubblico giovanile in cui sta annegando. No, lascia stare, ci ho ripensato, ti sto dando un consiglio sbagliato. Non la comprare questa serie. In Italia non ci può più essere nessuna nonna sprint che sogna un futuro così luminoso per i propri nipoti.