Un braccio per la mente Mediaset

Caro Flavio Insinna, tornare in tv alla conduzione di un nuovo quizzetto-giochino preserale può essere considerata un’impresa da grande conduttore-condottiero. In questa stagione, su Canale 5, sia Paolo Bonolis (Avanti un altro) che Gerry Scotti (The Money Drop) si sono prodotti nel tentativo di fare l’impresa di scardinare la supremazia de L’Eredità di Carlo Conti su Rai 1. Loro hanno limitato i danni mentre tu non ci sei riuscito. Un po’ perché Il braccio e la mente è debole nei meccanismi del gioco e un po’ perché la tua conduzione non è riuscita ad imporsi come quando fosti la rivelazione di Affari tuoi. Nel gioco dei pacchi l’eccesso di verbosità è consentito perché i tempi di riflessione dei concorrenti sono lunghi. Tu stai applicando lo stesso meccanismo (sparare pensieri e parole a ciclo continuo tipo mitragliatrice) anche in un giochino-quizzetto in cui i concorrenti devono rispondere ad una serie lunghissima di domande mentre sono occupati in una prova di equilibrismo fisico. Perfino i fan di Paolo Bonolis si sentiranno frastornati dal ritmo che tenti di imporre al gioco. Evidentemente sei consapevole che il giochino-quizzettino non ha il ritmo e nemmeno la sostanza per sostenere un preserale lancia-Tg5. L’apoteosi della inconsistenza de Il braccio e la mente è il gioco finale quello che dovrebbe impensierire la ghigliottina di Carlo Conti e invece non è in grado nemmeno di farle il solletico. Il concorrente deve indovinare il nome di un personaggio famoso sulla base di una decina di indizi. Questi dieci indizi tu li ripeti all’infinito come se fossero gli ingredienti segreti di un piatto prelibato; solo che la ridondanza esagerata e la tua verbosità ultrarapida lo rendono, prima di cena, un aperitivo indigesto. Caro Flavio Insinna, Canale 5 ha piazzato Il braccio e la mente a fine stagione con la consapevolezza che gli ascolti sarebbero stati quelli che sono. A questo punto non credo nemmeno che cancelleranno il programma perché così cominciano ad abituarsi ai bassi ascolti della stagione televisiva estiva che loro sanno rendere ancora più piatta e monotona. Diciamo che ti sei prestato a fare il braccio di una mente Mediaset che sembra sempre meno interessata a dare al pubblico “free” qualcosa per cui valga la pena sintonizzarsi su Canale 5. Se poi la mente Mediaset pensa che questa filosofia contribuirà a trasformare il pubblico “free” in “Premium”, allora torna utile il braccio per uno spontaneo quanto appropriato gesto dell’ombrello.

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Una risposta a "Un braccio per la mente Mediaset"

  1. Sara 29 agosto 2012 / 12:41

    A me personalmente “Il braccio e la mente” è piaciuto molto e mi è dispiaciuto un sacco che sia finito così in fretta. Trovo che Flavio Insinna sia un fantastico conduttore e che questo gameshow sia originale, divertente e innovativo. Non voglio togliere niente al successo dell’eredità di Conti ma penso che ormai sia un pò superato, soprattutto perchè non apporta mai cambiamenti o novità, cosa che ho apprezzato molto nel preserale di Flavio Insinna.

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