Bruno Vespa nel libro del momento (che non è il suo)

Caro Bruno Vespa, c’è anche una tua lettera tra le carte segrete di Benedetto XVI che sono pubblicate in Sua Santità, il libro del momento scritto da Gianluigi Nuzzi (Chiarelettere editore). Si tratta (come recita la didascalia sotto la copia fotostatica del documento) di una “lettera di donazione di Bruno Vespa per le opere di carità del Santo Padre, con richiesta di udienza privata, 21 dicembre 2011 (pag. 290). Una tua lettera privata inviata al segretario di Benedetto XVI monsignor Georg Ganswein di poche righe dattiloscritte: “Anche quest’anno mi permetto di farLe avere a nome della mia famiglia una piccola somma a disposizione della Carità del Papa. Auguro a Sua Santità e a lei, caro Don Giorgio, di trascorrere un sereno Natale e un nuovo anno di proficua missione”. L’intestazione della lettera l’hai fatta a mano “Caro Monsignor Georg,…” così come a mano hai scritto il P.S. “Quando possiamo avere un incontro per salutare il Santo Padre?”. Una semplice lettera di un fedele che fa una donazione alla Chiesa. Niente di scandaloso o di illegittimo. Eppure il tuo collega Gianluigi Nuzzi la pubblica nel suo libro-inchiesta dandole molto risalto. La mette addirittura nel “Pretesto 5”, quello con le pagine grigie introduttive con il corpo del testo ingrandito e con tanto di riferimento alla pagina 93 dove c’è il paragrafo che ti riguarda “Vespa: 10.000 euro e richiesta di udienza”, all’interno del capitolo “La gioiosa macchina delle offerte”. Nuzzi scrive “E’ soprattutto alla vigilia del 25 dicembre che le offerte si fanno più consistenti e l’agenda del Santo Padre, che abbiamo potuto vedere, si infittisce. Basta prendere il dicembre del 2011 quando Benedetto XVI ha fissato in scaletta numerosi incontri e sul tavolo arrivano copiose offerte da ecclesiastici e laici di tutto il mondo. Tra queste spicca la lettera con un assegno di 10.000 euro che il 21 dicembre Bruno Vespa, il giornalista televisivo più conosciuto d’Italia, indirizza per le opere del papa…”. Caro Bruno Vespa, insomma tra i tantissimi documenti usciti dalla sacre stanze c’è anche questa tua privatissima missiva di accompagnamento ad una offerta (tracciabilissima, con assegno, dunque oltre che legittima anche regolarissima) che ha destato la curiosità del tuo collega Nuzzi visto che scrive: “Vespa manda una somma di denaro per le opere pie di Ratzinger e coglie l’occasione per chiedere un appuntamento”. Caro Bruno Vespa, ma tu guarda questo Nuzzi! Non è che uno scrive tutti i giorni al Santo Padre! Anche per non gravare sulla segreteria particolare del papa con lettere su lettere (si capisce bene dal libro di Nuzzi che ha un gran da fare a sbrigare la corrispondenza). Tu hai inviato la tua letterina di Natale accompagnata da un assegno per fare la carità e hai usato la stessa letterina per chiedere un incontro con il papa. E che sarà mai. Pensa che Nuzzi è andato anche a Un giorno da pecora a raccontare il gustoso aneddoto. Francamente la rilevanza giornalistica di questo documento io non la comprendo. Avrei capito se Nuzzi avesse scritto un libro sugli errori del galateo ma, in un libro-inchiesta, io non ce l’avrei messa. A meno che il tuo collega Gianluigi Nuzzi non vedesse l’ora di poter scrivere in un suo libro-inchiesta “Bruno Vespa, il giornalista televisivo più conosciuto d’Italia”.

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4 risposte a "Bruno Vespa nel libro del momento (che non è il suo)"

  1. mariolino 31 Maggio 2012 / 19:49

    Può darsi che il giornalista possa intendere che uno fa una donazione alla Chiesa, poi chiede udienza al Papa e dalla pubblicità ricavata ne guadagna molto di più…
    ma come si potrebbe immaginare una cosa simile?

    • akio 1 giugno 2012 / 09:51

      le ipotesi possono essere tante. rimane il fatto che si tratta di una cosa privata e non pubblica. l’unica curiosità riguarda la forma ma inserirla in un libro così importante per gli altri contenuti a me sembra inutile

  2. Flavia Tornari Zanette 31 Maggio 2012 / 06:57

    Indipendentemente dal giudizio che ciascuno può formulare (in positivo o in negativo) su Vespa, trovo a dir poco ridicolo dare risalto all’episodio in questione, quasi fosse uno “scoop” scandalistico. Inviterei il signor Nuzzi a indirizzare la propria attenzione e la propria indignazione verso obiettivi più rilevanti e significativi.

    • akio 31 Maggio 2012 / 13:44

      hai ragione flavia, ci sono tante altre cose su cui si può criticare vespa però evidentemente questo aneddoto fa colore…

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