Caro Valerio Lundini, se io non ho capito le prime due edizioni di “Una pezza di Lundini” è un problema mio. Diventa invece un problema tuo se la prima puntata della terza stagione mi ha conquistato perché ti impegna ad avere la conferma del mio gradimento.
Il programma si è evoluto nella direzione che a me piace di più e ne ho sintetizzato i motivi in 8 tweet. Tra questi c’è l’intuizione del tuo duetto con Topo Gigio su “Brividi” di Mahmood e Blanco che entra nell’album dei miei momenti preferiti di tv del 2022. Topo Gigio è nella storia della televisione italiana e mia di telespettatore Rai in bianco e nero. Ritrovarlo così in forma in un programma di seconda serata nell’anno 2022 è una delle meraviglie della macchina del tempo televisivo.
Cosa c’è di così speciale in questo duetto? La straordinaria semplicità con cui la bella televisione con leggerezza ed intensità ti regala un ricordo, una emozione, una clip da vedere e rivedere quando ne senti il bisogno.
Nel momento in cui la televisione è invasa dalle notizie sulla guerra Russia-Ucraina, commentate da decine di talkshow di bassissimo livello, questo duetto è quanto di più concretamente impegnato contro tutto ciò che è brutto da vedere e da ascoltare in tv.
Non è solo un frammento di tv in un programma di nicchia nella seconda serata di Rai 2. Il tuo duetto con Topo Gigio su Brividi questa settimana per me è stato un potente dispenser di serenità e mi ha fatto ritrovare fiducia nella capacità di chi fa televisione con gusto e sensibilità pensando alla necessità del telespettatore di distrarsi da una attualità così brutale e preoccupante.
La semplicità che racchiude tutta la complessità di saper trasmettere le belle sensazioni che il telespettatore cerca facendo zapping e che non trova mai, o quasi mai.
Non è cosa da tutti i giorni poter sottolineare una felice intuizione televisiva ma quando capita è giusto che questo blog faccia suonare le campane a festa.
Din don! Din don! Din don! Din don! Din don!