Caro amministratore delegato e vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, la grande novità annunciata alla presentazione dei palinsesti Mediaset della stagione 2018/19 sarebbe il rinnovamento di Retequattro.
In pratica inseguite il modello La7 di Urbano Cairo riempiendo il palinsesto di programmi “bla bla bla” che costano poco e fruttano quello che serve per rianimare una rete che iniziava a temere anche la concorrenza di nuove realtà del digitale terrestre come TV8 e Nove.
Il marketing aziendale sta vendendo come “restyling” l’arrivo di talkshow condotti da “vecchi” volti della tv come Piero Chiambretti, Barbara Palombelli e Nicola Porro, dirottati da Canale 5 su Retequattro. Dalla Rai arriva Gerardo Greco a dirigere il Tg4 e anche lui alla conduzione di una prima serata bla bla bla. L’altra “novità” sarebbe Roberto Giacobbo con uno dei suoi programmi di divulgazione ma definire nuovi i suoi temi sarebbe un esercizio di fantasia difficile per chiunque.
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Tweet di aggiornamento del 21/7/18
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In questo panorama, la “novità” meno gradita è la cancellazione degli annunci di Emanuela Folliero e con essi della figura dell’annunciatrice visto che era l’ultima rimasta nella televisione italiana. In questo caso vale lo stesso discorso che feci alla Rai quando prese la stessa decisione. Caro amministratore delegato e vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, a rendermi più amara questa scelta c’è stato il comportamento di Retequattro di cui Emanuela Folliero era il simbolo da 28 anni. Non una riga di comunicato stampa ma solo un retweet dell’annuncio della diretta interessata. Di seguito ti lascio la sequenza di tweet con cui ho sollecitato la rete a scrivere due parole, come questa “novità” della “nuova” Retequattro avrebbe meritato. Sui risultati in termini di ascolti della nuova offerta di Retequattro hai detto che “bisogna avere pazienza e lasciare che i nuovi programmi sedimentino”. Ecco, essere annunciati dal volto della rete da 28 anni, secondo me avrebbe facilitato la sedimentazione.
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