Caro direttore artistico del Festival di Sanremo 2018 Claudio Baglioni, la conferenza stampa di oggi mi ha detto che il compito più difficile dei co-conduttori Pierfrancesco Favino e Michelle Hunziker sarà quello di animarti e animare un Festival che si annuncia spento. I tuoi “pistolotti” (così li hai definiti) nella conferenza stampa di presentazione mi hanno lasciato la spiacevole sensazione che “agonia Baglioni” voglia prevalere sul Claudio Baglioni che, televisivamente parlando, giocava con Fabio Fazio ad Anima mia.
E poi continui a fare errori.
Il primo è stato quello di aver eliminato le eliminazioni e la serata delle cover, il secondo è stato quello di aver scelto un cast di “big” normalissimo perché evidentemente non sei riuscito a convincere i “super big”, il terzo quello di aver assecondato chi ha scelto Favino e la Hunziker come co-conduttori. L’attore in questo momento è conosciuto al grande pubblico televisivo principalmente perché fa la parte di un camionista negli spot della pasta e dei sughi Barilla. Michelle Hunziker è un ritorno al Festival. È stata la co-conduttrice di uno dei Festival di Pippo Baudo, quello del 2007, quando aveva ancora una certa freschezza televisiva che oggi non ha. Quello che le rimane è una fastidiosissima risata che ripete in continuazione e che nella conferenza stampa di oggi ha ovviamente riproposto mentre tu ne sembravi meravigliato. Ecco, caro Claudio Baglioni, quella e non altro è la Hunziker di oggi, televisivamente parlando. Freschezza! Di questo avevano bisogno Claudio Baglioni e il Festival di Sanremo. Accanto a te ci volevano due conduttrici, attrici e cantanti giovani, brave e freschissime come Serena Rossi e Lodovica Comello. Quando lo farà un salto nel futuro il Festival di Sanremo? Mai. La coppia Rossi-Comello avrebbe ringalluzzito te e il Festival. Tu mi dirai che i piani alti di viale Mazzini volevano andare sul sicuro affiancandoti un volto popolare come Michelle Hunziker e che le due “giovini” (cit. Mio cugino Vincenzo) non avrebbero garantito ascolti da Festival. Si, vabbè. Tanto comunque dopo la prima serata ci sarà il crollo degli ascolti rispetto a Mr. 50% Carlo Conti. Tanto valeva continuare a credere in Serena Rossi (che a Detto Fatto e Celebration ha dimostrato di essere una eccellente conduttrice) e lanciare su Rai 1 Lodovica Comello (una delle migliori giovani novità della televisione italiana che conosce Sanremo per averlo fatto lo scorso anno in gara).
Caro direttore artistico del Festival di Sanremo 2018 Claudio Baglioni, qualsiasi testo e trovata cercheranno di scrivervi gli autori, si perderà in due tunnel senza uscita: Favino impegnato a non sembrare Antonio Banderas (così i rumors pre-ufficialità lo hanno definito, boh e pure mah) e la Hunziker impegnata a coprire tutto e tutti con la sua fastidiosissima risata. L’ultimo errore, il più grande, è stato quello di aver dichiarato:
“il Festival sarà più popolar-nazionale che nazional-popolare è perché l’idea di mantenerlo nel solco giusto delle arti popolari è per noi estremamente importante. Non ci sarà solamente musica però non ci saranno gli ingredienti della super trasmissione televisiva”.
Caro direttore artistico del Festival di Sanremo 2018 Claudio Baglioni, il Festival di Sanremo, come dice Carlo Conti nel promo che ha girato con te per questo tuo Festival, è il più importante evento della televisione italiana. Che il suo “capitano” lo declassi a gara musicale senza eliminazioni, nell’era di gare musicali che sono principalmente grandi show televisivi come XFactor e Amici di Maria De Filippi, ti confina nel largo recinto dei direttori artistici e conduttori che negli ultimi anni hanno detto che avrebbero messo “la musica al centro del Festival” e poi hanno fatto principalmente uno show televisivo. E quello tu farai. Bene o male è presto per dirlo ma dopo la conferenza stampa di oggi, da baglioniano, non posso non dirlo: male, lo farai male.