Nulla più della presentazione dei palinsesti tv dell’autunno 2017 ci dice il momento di crisi di idee che vive la tv generalista italiana. Mediaset è una azienda privata e la sua “mancanza di idee” può essere giustificata dalla crisi economica e dalla guerra legale in atto con Vivendi. La Rai invece non ha giustificazioni: è una azienda pubblica che ha il privilegio di poter contare sugli introiti pubblicitari e sul finanziamento del canone, oggi più che mai garantito dal pagamento nelle bollette elettriche. E cosa fa? Ripropone nelle fasce orarie principali sempre le stesse trasmissioni con cambiamenti minimi nelle strutture e un semplice passaggio di conduttori da un programma all’altro. La grande novità è Fabio Fazio che passa da Rai 3 a Rai 1. Boh e pure mah.
PERENNI PSEUDO-VIP-RAI.
Una società tra le più ingessate al mondo con privilegi di casta che si allungano fino alla RAI, comporta che nelle università, nei ministeri, nelle ASL, nei tribunali così come in RAI, si alternino gli stessi ruoli di padre in figlio. Il capitale umano non conta. I ripetitivi palinsesti-RAI evidenziano la nostrana degenerazione.