Cara Lodovica Comello (e cari Universers), da quando faccio il blogger tv non ho mai apprezzato tanto un televip come apprezzo te. Si perché tu per me inizialmente eri “solo” una televip, la migliore cantante-conduttrice televisiva che ho visto dai tempi di Mina. Mi hai stregato dalla prima volta che ti ho visto in tv, quest’anno, a Italia’s Got Talent:
“Se una come Lodovica Comello ha catturato un vecchio rompiscatole e criticone televisivo come me è perché ha qualcosa di speciale che chiunque faccia tv (ndr. scrivevo al direttore di Rai 1) non può non individuare al primo sguardo. Non è solo il discorso del sano entusiasmo giovanile che trasmette attraverso la sua freschezza ed il suo sprint. Questa è una brava e si vede subito. Questa è una che canta, balla, recita e fa diventare cult un piccolo sketch di una trasmissioncina di contorno come Tutti i giorni got talent. Questa è una nata per fare intrattenimento televisivo. Questa è una che il palcoscenico se lo divora ed è in grado di stare su un palcoscenico con chiunque; dalla star internazionale all’uomo comune. Questa è una che piace ad un pubblico dai 6 mesi ai 90 anni”.
Cara Lodovica Comello (e cari Universers), da quel momento ho iniziato a seguirti in modo costante. Mi sono documentato, ho comprato il tuo libro Tutto il resto non conta (Rizzoli editore), ho ascoltato tutte le canzoni dei tuoi primi due album, ho cominciato a seguirti su Twitter, tu hai ricambiato il follow e un paio di tuoi retweet e risposte mi hanno proiettato nell’Universo degli Universers (i fan di Lodovica Comello) che da quel momento hanno iniziato a leggere le tante belle cose che scrivo su di te e ad interagire con me ed io con loro. Con moltissimi Universers si è stabilito un dialogo davvero intenso e per me appagante prima come persona che come blogger tv, perché credo nei rapporti tra persone anche se “solo” virtuali. Io: un blogger tv 52enne immerso nell’Universo dei tuoi fan giovanissimi. Una esperienza incredibile. I social network sono un mondo sconfinato di opportunità di interscambio tra persone, per chi le sa vivere. Io dialogo con il direttore di Rai 1 e con la fan quindicenne di Lodovica Comello allo stesso livello. Certo, il direttore di Rai 1 non mi vuole bene come la fan quindicenne di Lodovica Comello ma questo è un problema del direttore di Rai 1. Cara Lodovica Comello (e cari Universers), scrivere così frequentemente cose belle su di te mi viene in modo assolutamente spontaneo e sincero. Sono un fan? Si, lo sono come lo può essere un adulto che ammira una giovane artista italiana che considero a livello delle grandi artiste americane sempre prese come modello ideale. Mi piace stare su Twitter in mezzo ai tuoi fan, partecipare alle loro discussioni e condividerne l’entusiasmo per te? Si, mi piace. La trovo una “grande-social-bellezza”. E’ un arricchimento quotidiano che alimenta tanti dei valori in cui credo come persona da sempre. Gli Universers mi considerano “di famiglia”? Ne sono orgoglioso e me ne vanto.
Cara Lodovica Comello (e cari Universers), io non ho nessun altro fine se non quello di condividere su un social network, con tante persone che la pensano come me, opinioni e momenti di quella splendida felicità e bellezza artistica che un personaggio ed una persona come te sa regalare al suo pubblico. Il mio modo di stare su Twitter va dal botta e risposta con il direttore di Rai 1 (che mi ritiene un valore critico) al dialogo con una fan quindicenne di Lodovica Comello che mi chiede di scriverti se puoi leggere una sua lettera e a cui devo, a malincuore, rispondere che io sono una persona come loro e non ho alcun ascendente su di te.
Cara Lodovica Comello (e cari Universers), grazie. E tutto il resto, non conta.
Akio