L’amore non è un film, il libro di Giovanna Gallo che va benissimo per ricordarci che anche certa tv non è la vita

Cara Julia Roberts, in qualità di protagonista dei due film più trasmessi in televisione negli ultimi 15 anni, Pretty Woman e Notting Hill, ti consiglio la lettura di L’amore non è un film, il libro di Giovanna Gallo (Imprimatur ed.).

Il sottotitolo del libro, “come non farsi rovinare la vita (sentimentale) dalle commedie romantiche”, inchioda te e tutto lo show business americano alle proprie responsabilità sociali.

Dall’analisi critica, tanto dettagliata quanto ironica e dissacrante di Giovanna Gallo, le sceneggiature dei film e delle serie americane del genere “commedia romantica”, escono come una accozzaglia di stereotipi finalizzati solo ad accompagnare lo spettatore gradualmente verso l’immancabile lieto fine. Scrive Giovanna Gallo nell’introduzione:

“Lo so bene che le commedie rosa sono un’abile mossa di marketing per dare voce ai segreti inconfessabili di ogni donna romantica: la voglia di essere amate pazzamente, di essere desiderate in modo bruciante, di diventare protagonista di un grande gesto teatrale che spiazza la folla circostante e sconvolge i sensi. Non barate, sognate anche voi l’happy end: solo che nella vita reale tutto è più normale, più dimesso, più logico. Ma siamo donne? Si! E cosa vogliamo? La favola! E quando la vogliamo? Adesso, possibilmente con un pizzico di struggimento!”.

Da Quattro matrimoni e un funerale a Harry ti presento Sally; da C’è posta per te (Retequattro lo ritrasmette stasera in prima serata) a Il diavolo veste Prada; da Il matrimonio del mio migliore amico a L’amore non va in vacanza passando per le serie tv Grey’s Anatomy e Dawson’s Creek, Giovanna Gallo riassume efficacemente tutte di situazioni cinematografiche confezionate secondo dei consolidati luoghi comuni narrativi pronti ad esplodere nel nostro vissuto emotivo ogni volta che li rivediamo. Meccanismi perfetti e collaudatissimi che incidono anche sulla stabilità emotiva di un duro di cuore come me che se in tv danno Notting Hill, e prendo la durissima decisione di rivederlo per l’ennesima volta, non riesco a non vederlo fino alla fine anzi, fino alla gran corsa finale in auto verso la conferenza stampa dove tu pronuncerai, in primo piano con il tuo sorriso unico, l’avverbio: indefinitamente. Cara Julia Roberts,  mentre leggevo L’amore non è un film, nel sorridere di tutto quello che Giovanna Gallo ha abilmente raccolto nel suo brillante saggio, ho avuto momenti di tristezza pensando alle tante trasmissioni televisive che ormai da decenni fanno ricorso agli stessi meccanismi che usate voi del cinema nelle commedie romantiche. La rappresentazione dell’amore è diventato un genere televisivo più strutturato di un quiz. Un genere che va da Uomini e Donne di Maria De Filippi a Enzo Miccio Missione Spose, passando per il gossip a tutte le ore, su tutte le emittenti televisive. Il cinema almeno ha l’attenuante di essere “finzione” per definizione. Certa tv ha l’aggravante di volersi spacciare per realtà.

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