Il Grande Fratello dei grillini

Caro vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, vorrei tanto che in questo momento andasse in onda su Canale 5 l’ennesima edizione del Grande Fratello. La “breve” ma intensissima campagna elettorale ha fiaccato qualsiasi mia intenzione di demonizzare i concorrenti del reality di tutti i reality. Solo una campagna elettorale può farti apprezzare l’essenza profondissima delle menti dei personaggi del Grande Fratello. La cospicua pattuglia di eletti del Movimento 5 Stelle sembra davvero uscita dal cast del Grande Fratello (e non dal cast dei tempi d’oro). Il guru Grillo ha vietato loro di andare in tv prima delle elezioni ma ora sono dei politici del parlamento italiano e devono andarci per forza. Eccoli davanti alle loro prime telecamere; sorridenti ma in imbarazzo perché non sanno fare altro che ripetere la sceneggiatura-pappardella orchestrata dagli autori Grillo e Casaleggio. Proprio come nel Grande Fratello dove ci sono 20 sconosciuti dentro una casa chiusa e da dietro i vetri gli autori li guidano per fare un programma televisivo. Per il momento è così.

I grillini si ritrovano tra capo e collo una pesantissima responsabilità istituzionale alla quale non sono preparati e mentre cercano di capire dove sono, gli arrivano le richieste dei giornalisti di tutto il mondo per interviste e ospitate alle quali non sono pronti e non lo saranno ancora per molto. Il meccanismo mediatico da cui finora Grillo e Casaleggio hanno cercato di tenerli al riparo, sta iniziando ad inghiottirli, proprio come accade ai concorrenti del Grande Fratello quando escono dalla rassicurante casa del reality. Ora fuori trovano il mondo e il mondo trova loro. Finora erano attivisti e stavano simpatici a tutti quelli che sono abituati a lamentarsi in privato ed a delegare agli altri la “ribellione” pubblica. Proprio come avviene ai concorrenti della casa del Grande Fratello quando stanno per varcare la soglia della porta rossa. Fuori ci sono i fan che li acclamano e gli dicono “Vai! E spacca tutto! Vai che sei grande! Vai che sei il migliore!”. Ora però dalla casa ovattata del Grande Grillo Fratello sono usciti e le difficoltà non saranno solo quelle di capire come funziona la macchina parlamentare ma soprattutto di rispondere alle altissime aspettative che chi li ha eletti nutre su di loro. Il problema però è che molti dei loro elettori non sono fan delle loro idee ma protestanti, ovvero, cittadini delusi dai vecchi partiti. Questi elettori protestanti li aspettano al varco, prontissimi a contestarli alla prima occasione. Caro vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, vedere i grillini neoeletti balbettare davanti ai microfoni dei giornalisti è lo spettacolo più divertente della situazione che si è venuta a creare dopo questa inconcludente tornata elettorale. Si, divertente come lo è una brutta edizione del Grande Fratello.

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11 risposte a "Il Grande Fratello dei grillini"

  1. margaret collina 2 marzo 2013 / 07:01

    Splendida analisi Akio!
    Tutti questi “fantasmi” di cui nessuno sa nulla, ma soprattutto che nulla sanno fare!
    Non basta essere persone qualsiasi e perbene (lo dicono loro) per governare un paese nella c…. come il nostro.
    Tra l’altro se qualcuno pensa che siano questi i veri democratici vicini al popolo se lo scordi: hanno tagliato fuori un terzo della popolazione italiana, soprattutto gli anziani che non sanno nemmeno cosa significa la parola streaming, e che non passano ore al pc.
    Nascondere poi visi, e facce dei candidati, è impositivo e non ha niente a che fare con la democrazia.
    Concedere interviste ai media stranieri e non ai nostri è segno di disprezzo per l’italia.
    La figura di Grillo me ne fa venire in mente tante…che per il bene del popolo……

    • akio 2 marzo 2013 / 08:47

      cara Margaret, hai ragione da vendere. la popolazione anziana sarà la prima ad essere esclusa da questa ondata “giovane”. purtroppo il populismo in Italia attecchisce con facilità perché siamo sostanzialmente dei menefreghisti e mandiamo avanti il primo che alza la voce e gli stiamo dietro come pecoroni. un limite immenso.

    • akio 5 marzo 2013 / 11:34

      Grazie margaret, anche se io sono più affranto che preoccupato

  2. blue 27 febbraio 2013 / 14:24

    Sei un genio, te lo scrivo anche qui 🙂
    Hai dato voce a pensieri miei e di molti altri e non puoi immaginare quanto mi senta arrabbiata anche perchè la delusione è doppia: Maroni governatore è davvero troppo!!!!!

    • akio 27 febbraio 2013 / 14:49

      il mio lazio almeno ha zingaretti!!! meno male! grazie ancora blu.

  3. Bricolage 27 febbraio 2013 / 12:02

    Anche io non appoggio M5S, hanno vinto.
    Adesso, siccome siamo una manica di incapaci, facciamo incetta di questa disperazione e agiamo da persone mature. Monitoriamo cosa succede.
    Mi sembra l’unica soluzione ragionevole.

    • akio 27 febbraio 2013 / 12:53

      a questo punto possiamo davvero solo guardare che succede. la mia onestà intellettuale non si tirerà indietro se ci sarà da dire che avranno fatto bene. per ora, un po’ la prendo a ridere, e un po’ (molto) sono scettico. ciao bric-am!

      • Bricolage 27 febbraio 2013 / 15:56

        🙂 siamo sulla stella linea d’onda!

    • margaret collina 5 marzo 2013 / 13:38

      Hai detto bene Bricolage: SIAMO, perchè non credo a chi dice che gli Italiani sono meglio dei loro politici o movimentisti…questo andrebbe bene in una dittatura, ma li abbiamo votati noi!!! cerchiamo di meditare…..

      • akio 5 marzo 2013 / 13:43

        abbiamo grandissime colpe, grandissime

      • Bricolage 5 marzo 2013 / 14:17

        in primis la poca attenzione.

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