Il Bagaglino? E chi se lo scorda!

Caro Leo Gullotta, essere un attore impegnato non ti impedisce di non rinnegare gli anni disimpegnati del Bagaglino ma, rilevo con piacere che li ricordi senza esaltarli. Intervenendo alla trasmissione di Radio1 Attenti a Pupo hai affermato: “Il viaggio televisivo del Bagaglino è durato 22 anni e, indipendentemente dal giudizio, ha raccontato i nostri anni ’80 in Italia. Oggi non so indicare chi potrebbe essere il personaggio più bersagliato, non è possibile fare un confronto. I comici sono stati sostituiti da politici-comici”. Caro Leo Gullotta, che il Bagaglino abbia raccontato i nostri anni ’80 è pura esagerazione. Gli spettacoli televisivi del Bagaglino erano una vetrina per i politici (ed i televip), spesso e volentieri seduti in prima fila ad ammirare le vostre parodie, per mostrare ad elettori e pubblico la loro autoironia che poi autoironia non era visto che ne uscivano tutti con un “effetto simpatia”. Caro Leo Gullotta, abbiamo due concetti differenti di comicità. Per me quelle che facevate al Bagaglino erano solo macchiette ma la tua considerazione mi permette di sfatare il luogo comune del momento: la storiella che oggi i politici fanno ridere di più dei comici. Se anche una persona colta come te ci propina questa semplificazione allora c’è da preoccuparsi. Gli attori comici che dedicano la loro arte a farci ridere sulla politica e sui politici si contano con il lanternino, non solo in tv, ma anche in teatro e al cinema. In tv i comici che vanno per la maggiore sono i vari Zalone, Brignano e le ammucchiate di tormentoni confezionate da Colorado e Zelig (ieri sera l’ennesimo stanco ritorno su Canale cingu). La critica si sta dividendo sul valore della comicità dei Soliti Idioti (io mi sto sorbendo tutte le maratone di Mtv per farmene un’idea compiuta; e sono distrutto dalla fatica di trattenermi dallo spaccare la tv ogni volta). Solo Maurizio Crozza, attualmente, fa della comicità sulla politica e sui politici ed è la dimostrazione che, la battaglia comici-politici non è ancora stata vinta dai politici. Quello che invece sembra impossibile da vedere con continuità in televisione è la satira politica. Una satira politica corrosiva, intelligente, dirompente, divertente ma di spessore, cattiva, anzi cattivissima, politicamente scorretta, anzi scorrettissima, che faccia polpette sul serio di casta, privilegi, politici corrotti, politici conniventi, politici accomodati da decenni sulle poltrone governative, parlamentari e televisive. Caro Leo Gullotta, alla domanda di Pupo sui buoni propositi per il nuovo anno hai risposto che occorre “riprendersi un po’ di più la nostra dignità che molto spesso mettiamo da parte come la memoria”. Ecco, adatto la tua considerazione sociale al ricordo dei programmi televisivi del Bagaglino affinché la nostra memoria non ci faccia mai dimenticare che c’è stato un tempo televisivo in cui quella formula faceva grandi ascolti televisivi e contribuiva a generare quel consenso che oggi ti fa dire “riprendiamoci la nostra dignità”.

Una risposta a "Il Bagaglino? E chi se lo scorda!"

  1. Avatar di viga1976 viga1976 15 gennaio 2012 / 08:59

    Gulotta è un classico esempio di italiano:a sinistra,ma coinvolto in progetti della destra revisionista e populista,vedi la sua presenza in quella robaccia che è stata Il cuore nel pozzo,magara sarebbe stato giusto girare anche Il cuore ad Arbe,dove noi abbiamo fatto morire migliaia di cittadini inermi slavi.Ma per carità,non vorrei che riscoprire la memoria e la dignità ponga certe persone a evidenziare quanto non ne abbiano mai avuta,esula il discorso di Gullotta ed è più ampio.
    ll Bagaglino era funzionale al potere,l’operazione simpatia attraverso le macchiette,lo sfottò,che però semo tutti amichi noantri.Si,a volte si pecca di fanatismo,superbia,crudeltà,ma davvero qui si tratta di salvezza personale e come politicamente detesto i liberali,fregandome altamente delle loro sparate sulle libertà individuali inservibili in stato di dittature delle agenzie di rating e del capitalismo finanziario e non solo,per quanto riguarda l’arte sono nemico dei Gulotta.Faccia il suo lavoro,sarà certamente bravo e tutto quello che vuole,nondimeno il suo percorso non mi piace per nulla
    E si sente la mancanza di Volontè

Scrivi una risposta a viga1976 Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.