Il concetto di stagione televisiva è saltato l’11 marzo scorso ma questo non vuol dire che una corazzata come Rai 1 debba tirare i remi in barca, lavorare sulla solita stagione estiva depotenziata e concentrarsi sulla prossima stagione autunno-inverno. C’è una situazione di emergenza nazionale a causa del virus COVID-19 e la Rai dovrebbe tirare fuori dai cassetti tutte le idee tv possibili per offrire ai telespettatori programmi di intrattenimento adeguati al momento, sia nei contenuti che nelle forme. È a questo che i signori dirigenti nei loro uffici al 7° piano di viale Mazzini dovrebbero lavorare: a una tv nuova da trasmettere subito. Una instant-tv di qualità, interessante e innovativa che non si fa certo con i collegamenti Skype. Serve la tv vera fatta con tutti i criteri di sicurezza necessari ma non per questo di un livello da “tele-scantinato”. Al direttore della rete ammiraglia Rai che dispone di risorse decisionali, economiche, strutturali, artistiche, tecniche e tecnologiche ineguagliabili in Italia, non si può non chiedere di riaccendere da subito Rai 1 con una presenza viva, brillante e originale. Se il direttore Stefano Coletta non riesce a farlo (sono già passati due mesi dallo scoppio dell’emergenza), dovrebbe lasciare il suo posto a chi sa come raggiungere da subito questo obiettivo.