Caro direttore artistico del Festival di Sanremo 2018 Claudio Baglioni, l’annuncio della presenza di Fiorello come super ospite della prima puntata del Festival, fatto da Fiorello durante la prima puntata del nuovo programma radiofonico di Fiorello, rende il Festival di Sanremo 2018, già un po’ il Festival di Fiorello.
Il fatto che tu ed il direttore di Rai 1 Angelo Teodoli abbiate detto nella conferenza stampa di presentazione che sarà una edizione meno televisiva e la musica tornerà al centro del Festival, è già un lontano ricordo.
Chiamare Fiorello, lo showman italiano più televisivo che c’è, a fare “lo scaldapubblico” nella serata di apertura, ci dà un segnale inequivocabile: Sanremo è Sanremo ed è soprattutto un grande evento televisivo, l’evento televisivo più atteso dai telespettatori italiani.
Oggi poi, intervistato da Fabiana Bisulli di Radio Subasio, hai lasciato intendere che potrebbero fare una “capatina” al Festival nell’ordine, Carlo Conti, Fabio Fazio e Pippo Baudo. Tre simboli assoluti del Festival come direttori artistici con una impronta fortemente televisiva. Sono i tre “esperti” che nei primi promo ti hanno dato le “lezioni su Sanremo” ed era facile immaginare che avrebbero fatto la “capatina” sul palco dell’Ariston per vedere se hai capito le lezioni. Molto probabilmente sarà proprio quello il loro ruolo nel copione: cazziare Baglioni per gli errori che farà. Pura televisione. Caro direttore artistico del Festival di Sanremo 2018 Claudio Baglioni, non sto qui oggi a rinfacciarti la frase “Non ci saranno gli ingredienti della super trasmissione televisiva”. No, non solo oggi. Te lo rinfaccerò fino alla fine del Festival. Perché Sanremo è Sanremo e soprattutto è tanta, tantissima, televisione. E non sarai tu a fare eccezione.
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Aggiornamento di lunedì 5/2/2018
Nella conferenza stampa di oggi, Claudio Baglioni ha confermato la presenza di Pippo Baudo e Fiorello, non quella di Carlo Conti e Fabio Fazio.
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Della volontà iniziale di volere Ilaria D’Amico alla conduzione che ha fatto ricadere alla scelta di Favino, che ne pensi?
Che la D’Amico è meno nazional popolare della Hunziker. Favino? Ha un ottimo agente!