Caro Fabio Fazio, quando all’inizio della tua carriera facevi l’imitatore, il tuo cavallo di battaglia era imitare Gianni Minà che presentava tutti i personaggi che intervistava dicendo: “E’ un mito”.
Da allora, mitizzare è diventato il verbo guida della tua attività di intervistatore seriale che da 12 anni occupa il fine settimana di Rai 3.
Ad Anima mia, la tua prima trasmissione di successo, hai cominciato a fare della mitizzazione la cifra stilistica della tua conduzione. Con Che tempo che fa la mitizzazione dell’ospite è divenuta il motore del format. Negli ultimi 12 anni hai ospitato personalità di altissimo livello in tutti i settori, letterario, scientifico, culturale, artistico, politico; nazionali e internazionali. La Edizioni Panini non potrà mai includere in un unico album le figurine con tutti i grandi personaggi che si sono seduti davanti a te per essere intervistati e ricevere una overdose di complimenti. Si perché davanti ai “miti” tu non resisti alla esternazione della tua passione per loro. Ogni “mito” che entra nello studio di Che tempo che fa viene inondato dal tuo profluvio incontenibile di complimenti. Nel tuo DNA di conduttore c’è al 90% la voglia di ospitare solo persone che puoi mitizzare (un 10% di spazio lo devi concedere, tuo malgrado, ai politici della sponda opposta alla tua che ti tocca ospitare ogni tanto visto che lavori per una emittente del servizio pubblico). Puntare ad avere ospiti “eccellenti” per te non è una opzione: è una necessità, una ragione di vita professionale. Tu non puoi andare in onda senza avere davanti almeno “un mito” a settimana. Il tuo domani è sapere che in quel domani ci sarà “un mito” da inondare di complimenti in diretta televisiva quanto e più di tutti gli altri “miti” che hai inondato di complimenti le settimane precedenti. Guardandoti in questi anni di conduzione di Che tempo che fa mi sono fatto l’idea che alla tua necessità di mitizzazione settimanale di “un mito” non c’è fine. Ti immagino durante le tue vacanze estive in montagna, passeggiare per i boschi ieraticamente assorto a pensare a quali e quanti “miti” invitare a Che tempo che fa per continuare a dare un senso profondo alla tua infinita voglia di dire alle eccellenze mondiali quanto siano eccellenti. L’ultima eccellenza alla quale hai manifestato la tua smisurata ammirazione è stata la cantante Adele da te definita “la più grande star della musica internazionale”. Lo hai fatto dopo aver elencato in dettaglio i numeri straordinari della carriera di Adele. Potrei citare altre decine e decine di volte in cui hai magnificato ed esaltato i numeri e le qualità di decine e decine di altre “più grandi star della musica internazionale”. Domenica scorsa però hai sentito forte l’impulso di alzare l’asticella e di stabilire per l’ennesima volta il tuo record personale (e mondiale) di complimenti ad un ospite. Così, al termine della prima canzone eseguita da Adele, ti sei avvicinato e le hai detto: “Per quello che conta, io ho sinceramente i brividi. E’ una voce, sono 32 anni che faccio questo mestiere e ho avuto il piacere nella mia vita di lavorare con Luciano Pavarotti. Io devo dirti che l’emozione che dà la tua voce nella mia vita l’ho sentita solo quando Luciano cantava. E’ una cosa che non ha spiegazioni. E’ un problema gigantesco tuo. Non so come si fa a gestirlo. Ma è un incanto (da Che tempo che fa, Rai 3 del 6/12/15). Caro Fabio Fazio, ognuno ha la sua sensibilità. Le qualità vocali ed interpretative di una cantante come Adele sono oggettivamente di altissimo livello. E’ del tutto soggettiva invece la quantità di quelle qualità ed ancor più soggettiva è la classifica che ciascuno di noi può fare rispetto alle qualità tecniche ed interpretative dei cantanti che gli piacciono o meno. Ad esempio, a me Adele piace, la ritengo una eccellente cantante ma quando la ascolto non mi emoziona quanto mi emoziona Mina, una cantante che non potrai mai inondare di complimenti in diretta tv perché non va ospite nei programmi tv. Una eccellenza, un mito vero, che non potrai sfoggiare nel tuo infinito album delle figurine degli ospiti di Che tempo che fa. Certo, nell’ipotesi impossibile che Mina decidesse di tornare in tv e scegliesse Che tempo che fa, credo che tu non avresti alcun problema a superare per l’ennesima volta il tuo record personale (e mondiale) di complimenti ad un ospite.