Simona Ventura su Periscope con sua sorella Sara: tanti cuoricini e poche cose da dire

Cara Simona Ventura, ieri ho assistito ad una delle tue prime dirette Periscope (un’altra l’hai fatta in occasione dell’anteprima-lancio del nuovo reality Il contadino cerca moglie che condurrai su Fox Life, in autunno).

Mi sono collegato al secondo minuto della diretta di una decina di minuti che hai condotto da casa insieme a tua sorella Sara, anche lei munita di smartphone abilitato ad usare la app social del momento.

Non mi aspettavo un dialogo sui massimi sistemi e infatti avete fatto un dialogo sul minimo comun denominatore di divertirsi a vedere quanti cuoricini racimolavate facendo questa cosa. Tu riprendevi Sara per i tuoi follower su Twitter e Sara riprendeva te per i suoi. Hai impiegato qualche minuto a capire che di te si sentiva solo la voce e allora hai armeggiato per invertire la funzione camera in “frontale”. Da quel momento sei entrata in campo in una inquadratura doppia con Sara, che nel frattempo sollecitava i tuoi follower a seguire anche lei sul suo profilo. Un corto circuito comunicativo al quale in pochissimi si saranno prestati. Nel frattempo contava quanti spettatori stavano mandando il fiume di cuoricini che appariva in sovraimpressione: 100, 101, 102, 103, 102. Tu leggevi i messaggini senza censura (o quasi) e con la tua proverbiale ironia stigmatizzavi l’uso delle parolacce da parte dei messaggiatori. Il dialogo sul minimo comun denominatore di divertirsi a fare un Periscope senza uno scopo preciso con tua sorella (infatti non hai nemmeno messo un titolo, oppure non lo sai ancora mettere) ha avuto il suo momento più intenso dal punto di vista del contenuto quando hai chiesto a Sara “Perché il mio Periscope si vede meglio del tuo?” e lei ti ha risposto “Ma perché tu hai un super mega tablet!”, accompagnando la frase con mimica e gestualità inequivocabili. Tu hai prontamente risposto “Ma no! Sono uguali!”, volendo intendere che il suo smartphone ed il tuo tablet sono della stessa marca, l’unica al momento abilitata a far girare la app social del momento. Insomma, hai tenuto a precisare che tra le due sorelle Ventura non c’è alcuna distinzione di potenzialità dei mezzi tecnologici come poteva essere interpretata da qualcuno la frase di tua sorella. Il Periscope è bello quando dura poco quindi hai lanciato la proposta di andare a preparare la cena e per mette un po’ di pepe al finale della diretta, da buona tifosa del Torino, hai fatto “gli auguri ai gobbi” ovvero alla Juventus che in serata avrebbe giocato contro il Monaco per accedere alla semifinale di Champions League. Tua sorella Sara non sapeva nemmeno che ci fosse questa importante partita. Se hai intenzione di inaugurare un filone di dirette Periscope in coppia con tua sorella è chiaro che dovrai stare molto attenta al carattere peperino di Sara che in dirette del genere ha una propensione al caxxeggio nettamente superiore alla tua. Cara Simona Ventura, nonostante il dialogo sui minimi sistemi, la tua diretta Periscope di ieri è stata molto più interessante di una puntata del reality calcistico Leyton Orient che conduci su Agon Channel Italia. Fai benissimo invece a continuare a sperimentarti sulla rete. La tua web-tv ha un palinsesto interessante fatto di interviste, ricette, lifestyle, fitness, moda. Il piccolo numero di spettatori che ha registrato la tua diretta Periscope di ieri non significa nulla è solo l’ennesima dimostrazione che sulla rete l’esposizione dei televip è a rischio ogni volta. Ogni tweet, ogni post Facebook, ogni immagine Instagram, ogni diretta Periscope, vi sottopongono sempre di più al giudizio spietato del pubblico social pronto ad usare il pollice verso come nelle arene dell’antica Roma. Se l’esposizione televisiva può logorare, quella on-line può disintegrare. Ma tu saprai non farti disintegrare magari cercando di trovare qualche idea Periscope più interessante rispetto a quella di riprendere tua sorella Sara che riprende te. Totale: 102 spettatori.

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