Cara Chiara Francini, sono stato dodici giorni in crociera e la tv che avevo in cabina l’ho usata solo per vedere qualche telegiornale. Sono ben lieto di essermi perso tutte le trasmissioni che hanno trattato i casi esplosi in mia assenza dall’Italia: le baby squillo, Gabriele Paolini arrestato e la scissione del PdL. Ieri sera quando ho riacceso la tv di casa ho provato non poco stupore perché si è accesa su La5. Deve esserci qualche fantasma che in mia assenza si è dato alla pazza gioia televisiva. Così ho potuto ricominciare la mia dieta di blogger televisivo dalla replica della prima puntata di Fashion Style, il talent show sulla moda da te condotto (il lunedì alle 21.10 su La5) e che vede impegnati come giudici Silvia Toffanin, Cesare Cunaccia e Alessia Marcuzzi.
E’ un talent show talmente noioso che in confronto l’altro talent di La5, The Chef, è da Emmy Award. E a proposito di confronti, Silvia Toffanin come giudice di un talent fa sembrare Einstein la Arisa di XFactor e Alessia Marcuzzi fa sembrare simpatica Simona Ventura. Il giornalista di moda Cesare Cunaccia ha delle grandi potenzialità per risultare più presuntuoso di Carlo Cracco in MasterChef. Ma a sottrarre valore a qualsiasi potenzialità del programma c’è la tua conduzione. Anche nel tuo caso il confronto è scontato. Mi hai fatto venire in mente il tuo collega attore Fabio Troiano che, nel condurre The Voice of Italy, al tuo contrario, ha puntato su un conduzione di bassissimo profilo; al limite dell’impacciato. Ecco, vedendo la tua smania di sembrare un’attrice brillante prestata alla tv, rivaluto lo spento Troiano e, in una fantascientifica classificazione degli attori prestati alla conduzione tv, lo colloco nella casella Bergman-style. A te invece ti colloco nella casella Colorado-style, trasmissione pseudo-comica che hai co-condotto. I tuoi tentativi di dare un piglio ironico alla conduzione naufragano nell’inconsistenza delle frasette del copioncino che non riesci nemmeno a recitare a memoria. Un’attrice di cinema, fiction tv e teatro che ha bisogno della cartelletta per dire queste battute di presentazione dei concorrenti: “Il primo concorrente ha 24 anni viene da Roma e si autodefinisce artista disoccupato. Non ti preoccupare Ivan, oggi in Italia sei in ottima compagnia!…. Ora tocca ad una coppia di concorrenti. Dicono che prima erano quasi rivali ma ora sono come i pappagallini: inseparabili”. Cara Chiara Francini, un’attrice di cinema, fiction tv e teatro prestata alla conduzione tv deve sentirsi autorizzata a dire qualsiasi sciocchezza gli autori le facciano trovare scritta sulla cartelletta. Ma la vera essenza di un’attrice di cinema, fiction tv e teatro prestata alla conduzione tv si vede quando va a braccio. Due concorrenti si stanno confrontando con una prova prevista dalla gara e, quando scade il tempo, li inviti a fermarsi con una frase che non sta scritta nella cartelletta e che quindi sento di attribuire alla tua vena creativa:
“Giù le mani dai manichini! E come disse Dio al settimo giorno: quel che fatto è fatto!”.
Una frase che da sola basta a farmi rivalutare quei dirigenti della tv in bianco e nero che non avrebbero mai consentito certi paragoni iperbolici. Cara Chiara Francini, però tra tutte le cose che hai detto nella prima puntata di Fashion Style, quella che reputo più inappropriata è la formuletta con cui congedi i concorrenti: “Tu va, io resto”. Già, purtroppo.
Bentornato Akio! 🙂
grazie per le risate di prima mattina, non è mica da tutti sai?
🙂
grazie a te! e’ un piacere ritrovarti!