Caro Televip

Caro secondo MasterChef d’Italia Tiziana Stefanelli, a sei mesi di distanza dalla prima visione in esclusiva su SkyUno, anche il pubblico di Cielo Tv, sul digitale terrestre gratuito, ha potuto vederti vincere la seconda edizione del cooking show più seguito della televisione italiana. Nonostante si sapesse già tutto, nelle ultime due puntate il programma ha sfiorato il 3% di share con punte di oltre 630 mila spettatori; un grande risultato per la cenerentola del gruppo Sky. MasterChef si conferma un format molto solido ed anche io che non avrei voluto seguirlo (in polemica con la scelta di Sky di trasmetterlo in esclusiva su SkyUno) ho ceduto e ne ho visto almeno 6 puntate. Non ho visto le quattro puntate di semifinale e finale. Non mi interessava vederti vncere mentre ho seguito con interesse la fase centrale del programma, quella in cui i concorrenti sono ancora molti, le sfide e le prove avvincenti e vengono preparati una grande quantità di piatti.

Io, MasterChef lo vedo per quello. Mi piace assistere alla preparazione dei piatti, mi incuriosisce vedere quante e quali idee vengono fuori sulla base degli stessi ingredienti gestiti da cuochi differenti. Mi piace scoprire ingredienti e cibi che non conosco. Si, mi faccio anche due risate ad ascoltare gli sfondoni italo-americani di Joe Bastianich e mi diverto ad assistere alle pose da piacioni di Carlo Cracco e di Bruno Barbieri (perché sa chiaro, a MasterChef il piacione non lo fa solo Cracco ma anche Barbieri). I siparietti dei tre giudici con i concorrenti non mi divertono più di tanto ma diciamo che ci possono stare; è pur sempre un programma televisivo. Caro secondo MasterChef d’Italia Tiziana Stefanelli, sono già in corso i casting della terza edizione e per autori e produttori del programma si fa dura. La seconda edizione ha avuto un cast più debole della prima. Da subito il personaggio principale sei stata tu perché Cracco ha cominciato a punzecchiarti dicendoti “avvocato” con una supponenza che nessun giudice di tribunale avrebbe nei confronti di un avvocato d’ufficio. Per quello che ho visto, a parte la peperina e combattiva Paola Galloni, gli altri concorrenti avevano una personalità televisiva non adatta al livello che il programma ritiene, a ragione, di aver raggiunto. La terza, dovrebbe essere l’edizione della “maturità piena” del programma, prima della sensazione di sfinimento seriale che di solito prende il telespettatore più esigente a partire dalla quarta edizione di un qualsiasi programma. Tu e Spyros, vincitore della prima edizione, date questi consigli a chi vuole candidarsi come concorrente di MasterChef Italia 3. Per entrambi la molla principale deve essere la passione per la cucina. Spyros: “Ognuno deve andare là con un obiettivo, amare cucinare avere una passione per la cucina, essere sempre se stesso, non deve cambiare nulla del carattere. Avere solo l’amore per la cucina è sufficiente”. Tu invece sei convinta che oltre alla passione ci voglia capacità di organizzazione e razionalità: “Ai ragazzi che si iscriveranno al prossimo MasterChef consiglierei di riorganizzare la loro passione perché la passione è il motore della vita però un pizzico di razionalità è il volante per arrivare all’obiettivo. Quindi canalizzare la passione verso il risultato in modo un po’ più costruito può aiutare” (dalla intervista doppia di Sky.it). Caro secondo MasterChef d’Italia Tiziana Stefanelli, a proposito di razionalità, lo sai che stai per andare ad arricchire la lunghissima lista di concorrenti di talent e reality show di cui dimenticarsi? Questa è una sentenza già scritta, caro avvocato.