Cari Aldo, Giovanni e Giacomo, il 30 novembre scorso avete inaugurato il vostro canale YouTube trasmettendo dal Teatro Fraschini di Pavia in diretta streaming alcuni minuti dello spettacolo Ammutta muddica. www.youtube.com/aldogiovanniegiacomo è gestito dalla YAM112003 che cura in partnership una trentina di canali YouTube tra cui Bonsai TV (Kick è stata la prima serie che ho seguito on line), Il Mondo di Patty, Gay.tv, YAM112003 Lei Tv (Digicast), Julius Fhan, Scottecs TV, Trio Cantu e quelli dedicati ai programmi delle emittenti K2 (canale 41 DTT) e Frisbee (canale 44 DTT), come A Tutto Reality, Sabrina, Pokemon, 2 Fantagenitori, Hot Wheels, e Non può essere (in collaborazione con l’editore tv Switchover Media).
Le tv anziché fare la guerra agli utenti di Youtube che caricano i loro contenuti (terrorizzati dalle mail di YouTube che li avvisano di aver violato il copyright) dovrebbero seguire il vostro esempio e arricchire la piattaforma con i propri contenuti, tutti, i propri contenuti. Ormai le trasmissioni sono realizzate in blocchi ed è facilissimo porzionarle in modo tematico e tramite tag. La visione della tv on-line (in diretta streaming ma soprattutto in differita) è una realtà già da diversi anni, solo che le tv con la loro mentalità conservatrice e la loro incapacità di evolversi, finora hanno fatto la guerra alla fruizione on line dei loro contenuti. Ora però sembra che abbiano scoperto l’acqua calda: gli investitori pubblicitari sono orientati a spendere di più sulle risorse on line che sulla tv tradizionale! Mediaset ha scelto di puntare su una sua piattaforma decisamente poco attraente (e non solo per i contenuti ma anche per l’interfaccia, il motore di ricerca e la struttura del portale). La Rai, oltre a Rai Replay, ha attivato una serie di canali YouTube ma è lontana da un utilizzo strutturato e completo delle potenzialità della piattaforma. Le smart tv sono in vendita a prezzi accessibili già da un po’ e, nonostante la banda larga italiana sia di vecchissima generazione, la connessione a internet tramite pc e tablet ha ormai un pubblico vasto, un pubblico che gestisce i contenuti come e quando vuole. L’acqua calda, appunto. La cosa che a me fa più ridere è quando le vecchie emittenti televisive parlano di “fenomeni del web” perché il video virale del momento fa milioni di visualizzazioni su YouTube. E’ così da anni! Solo che le vecchie emittenti televisive continuano pigramente e colpevolmente a spremere il limone e, ora che il succo è finito, annaspano alla ricerca di un altro limone. Sono in ritardo su tutta la linea e si accontentano dei 4/5 milioni di vecchi telespettatori che li guardano per pigrizia ed abitudine. Le vecchie emittenti televisive, nonostante le roboanti dichiarazioni di intenti, continuano ad alimentare il digital television divide, ovvero il divario tra chi ha accesso ai contenuti televisivi tramite computer, tablet, rete e quelli che non sanno nemmeno che questa possibilità è già una realtà. Cari Aldo, Giovanni e Giacomo, il vostro arrivo su YouTube è una buona notizia. Mi auguro che il canale sia sempre più arricchito con contenuti nuovi ed esclusivi dedicati al pubblico on line, piuttosto che un contenitore di vostri vecchi spettacoli. Se volete contribuire a ridurre il digital television divide, dovete considerare il caricamento di un filmato sul vostro canale YouTube molto più importante della solita ospitata da Fabio Fazio. Anche perché il pubblico digitale si aspetta molto dai televip che fanno una scelta come la vostra e si augura che la scelta digitale non sia meramente promozionale ma integrata ai progetti artistici dei propri beniamini.
Sono d’accordo con voi, la TV si sta “spegnendo” ormai, mentre Youtube sta prendendo sempre più piede, e credo che il Trio abbia capito questo, infatti:
Ciao!