Cara ex ballerina di Colorado Marysthell Polanco, il quotidiano la Repubblica sta pubblicando i files audio delle intercettazioni telefoniche riguardanti il caso “Ruby gate”. I contenuti erano già stati pubblicati in forma scritta ma l’audio li sta rilanciando e così ho potuto apprendere un particolare che mi era sfuggito riguardante le tue ambizioni professionali. A te non interessava un posto in un consiglio regionale, in parlamento o come ministro (anche perché per il momento credo che tu non abbia la cittadinanza italiana), a te interessava soltanto crescere professionalmente e da “coloradina” volevi diventare star del Bagaglino. Beata ingenuità di showgirl. Proprio mentre il Bagaglino (televisivo) tirava le cuoia tu dicevi a papi-Silvio di essere “interessatissima” ad entrare nel cast dello spettacolo di Pierfrancesco Pingitore. Io non ci vedo nulla di male. Voler calcare il palcoscenico calcato da star del calibro di Pamela Prati, Valeria Marini e Aida Yespica, non è un peccato per una showgirl. Qualcuno potrebbe dire che non avevi ancora le loro capacità artistiche ma non sapremo mai se nelle mani di Pingitore saresti diventata una star televisiva del Bagaglino. Perché stupirsi che il Bagaglino rappresentasse per te un palcoscenico importante quando anche i politici lo ritenevano importantissimo. Oggi che quel teatrino sembra preistoria televisiva, queste intercettazioni sono utili anche per non dimenticare che i politici erano in prima fila ad ammirare la compagnia del Bagaglino che li parodiava e ad applaudire il corpo di ballo. Oggi se ripenso al Bagaglino, prima delle caricature amorevoli di Oreste Lionello e Leo Gullotta e delle sgambate del trio Prati-Marini-Yespica, mi vengono in mente l’onorevole Antonio Di Pietro e l’onorevole Renato Schifani che si danno la torta in faccia da soli. Cara ex ballerina di Colorado Marysthell Polanco, e tu davvero volevi finire su quel palcoscenico burlesco?
Acc….un’altra ragazza pagata da un vecchio porco perchè non si prostituisse…a questa “l’ha rovinata a’ guera”……
uaz america… america me senti america me senti…. americà facce tarzan… e stette zitto e statte zitto… a me m’ha rovinato a malattia sennò io a quest’ora stavo in america!