Cara Noemi, The Voice of Italy è un grande gioco televisivo, come tutti i talent show, e tu quest’anno il ruolo di giudice lo stai giocando male. Hai adottato fin dall’inizio il motto “niente buonismi”, un indirizzo che trovo giusto soprattutto rispetto all’eccessivo buonismo di Raffaella Carrà e Piero Pelù. Il problema però è che poi accompagni l’applicazione di questa regola con delle osservazioni al limite dell’arroganza che provi a mascherare con le tue sonore risate ma che non riesci a nascondere con le espressioni del tuo volto. Se si deve dire a qualcuno che non canta bene gli si dice e basta ma tu lo fai solo dopo che il concorrente ha lasciato il palcoscenico e poi ti metti a fare la maestrina spiegando agli altri giudici i limiti del concorrente che non ti è piaciuto.
