Vietato abituarsi e rassegnarsi ai meccanismi di C’è Posta per Te

Cara Maria De Filippi, la cosa che più mi sorprende di questo inizio di stagione televisiva è che sabato, quando ho visto C’è Posta per Te, mi son detto: “Vabbè, la solita De Filippi con le lacrime, il comico e il bellone”. Poi, riflettendoci, mi sono detto: “Ma questa cosa è gravissima! Sono assuefatto, abituato e rassegnato alla De Filippi di C’è Posta per Te?”. No, non posso. La puntata con Alessandro Siani e Gabriel Garko poteva essere benissimo una replica di un paio di anni fa. I meccanismi sono sempre gli stessi. Il comico (boh e pure mah) di turno che si trova ad aprire la busta a dei personaggi da “circo televisivo” che si esibiscono per lui, “costretto” a farci ridere con le sue reazioni. Continua a leggere