Due righe due sulla stagione autunno-inverno-primavera 2023-2024 della televisione generalista italiana gratuita in chiaro

Si va concludendo, mestamente, la stagione televisiva autunno-inverno-primavera 2023-2024. È stata l’ennesima tappa del lentissimo ed irreversibile processo di deterioramento dell’offerta delle tv generaliste gratuite in chiaro.

Dall’informazione all’intrattenimento non c’è stato un genere televisivo che abbia prodotto qualcosa di nuovo e di interessante da segnare come indimenticabile.

È una tv esanime che spera di sopravvivere con lo sporadico guizzo di qualche interprete. La ossessiva ripetitività di programmi, autori e protagonisti è diventata cronica e dimostra inequivocabilmente che il volere degli editori è quello di proseguire nell’appiattimento verso il basso dell’offerta, riducendo al minimo indispensabile i costi di produzione e massimizzando gli introiti pubblicitari.
Una mera corsa al profitto offrendo prodotti dozzinali e stantii.

La televisione italiana oggi è un gigantesco contenitore di confusione disorganizzata destinata ad un pubblico assuefatto che la ingurgita distrattamente contribuendo in maniera determinante al processo auto-distruttivo del sistema tv-audience.

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