Complice una lunga e impegnativa giornata di lavoro, ieri non ce l’ho fatta a seguire tutta la seconda serata del Festival di Sanremo 2023. A darmi il colpo di grazia è stata l’esibizione di Black Eyed Peas e il Twitter Down che c’è stato.
A dire il vero la principale ragione per cui ieri ho mollato #Sanremo2023 è che il programma è troppo spezzettato in blocchi differenti l’uno dall’altro. I mini concerti del Suzuki stage sono terribili, così come le esibizioni sulla nave Costa.
Leggo che sono accadute molte cose. E ci mancherebbe pure il contrario! In oltre 5 ore di televisione se non accadessero cose sarebbe il colmo di Sanremo. I numeri dicono che lo share è altissimo oltre il 60% e ci sono state punte di 16 milioni di spettatori.
Impossibile quindi dire che la Rai non abbia già vinto. Il mito dei Festival di Amadeus resterà nella storia della televisione italiana. Gli analisti, non quelli tipo TV Talk, sapranno però evidenziare i limiti di questo modo di spezzettare il Festival.
Io vorrei un Sanremo in cui, come all’Eurovision Song Contest, i cantanti si esibiscono uno dietro l’altro. Così però è impensabile riempire oltre 5 ore di tv per 5 giorni. Recupererò il possibile su Rai Play.
Una cosa è certa: non sento il peso di essermi perso un pezzo importante di un rito collettivo nazionale. Anche perché sto uscendo per andare a lavorare e mi aspetta un’altra giornata impegnativa che Sanremo scansati proprio!