Caro Fabio Fazio, da telespettatore e da blogger televisivo non sono un fan tuo e dei tuoi programmi Che tempo che fa e Che fuori tempo che fa; e non certo da oggi. Ma penso che a decidere se e come devi andare in onda deve essere la direzione Rai, libera da qualsiasi imposizione diretta o indiretta da parte di qualsiasi politico o membro di governo.
L’indipendenza della Rai dalla politica deve venire prima di qualsiasi altra cosa.
Si può e si deve criticare Fabio Fazio per il suo modo di fare televisione ma non si può discutere se una emittente che sta sul mercato decide di fargli un contratto secondo la legge di mercato e di inserirne i contenuti nella sua linea editoriale. La Rai è piena di artisti il cui compenso supera la soglia dei 240.000 euro. La discussione sulla legittimità del superamento di questo limite è ricorrente e sistematicamente decade davanti alla ovvietà del fatto che la Rai è una azienda pubblica che opera in un libero mercato in cui la concorrenza non ha questi limiti. Nelle settimane scorse sono state pubblicate dalla stampa le cifre che guadagnano le star Mediaset: cifre iperboliche confrontate al tuo compenso annuale e a quelli degli altri artisti top che lavorano con la Rai. Dovrebbe essere chiaro anche al più fazioso dei non fan di Fabio Fazio che contro di te c’è un semplicissimo non gradimento da parte del politico e membro di governo più potente del momento, Matteo Salvini, il quale lo manifesta pubblicamente e ripetutamente sperando di essere accontentato dalla dirigenza Rai in questo suo desiderio ossessivo. Caro Fabio Fazio, non sei il primo e non sarai l’ultimo televip vittima del politico e membro di governo più potente del momento. Accade oggi come è accaduto in passato e, solo per limitarci alla storia recente del paese, è accaduto non solo durante l’era Berlusconi ma anche nell’era Renzi: un caso su tutti, quello di Massimo Giannini conduttore di Ballarò al posto di Giovanni Floris. Mentre scrivo, si parla dell’ipotesi che tu, che hai un contatto blindato con la Rai fino a giugno 2021, possa accettare l’offerta del direttore pensionato Carlo Freccero di passare da Rai 1 a Rai 2 con Che tempo che fa, sempre nella prima serata della domenica, rinunciando a Che fuori tempo che fa del lunedì in seconda serata. Da abbonato Rai prima che da blogger televisivo mi sembrerebbe molto grave se la Rai decidesse di rinegoziare il contratto con te per ragioni politiche. Premesso che in Rai nessuno lo ammetterebbe mai, se così fosse, sarebbe una delle pagine meno edificanti nella storia delle gestioni della Rai Radio Televisione Italiana. Così come non mi sembrerebbe coerente che tu accettassi di spostarti su Rai 2 dopo esserti guadagnato sul campo la prima serata di Rai 1. Per due motivi. Il primo è che la Rai, qualsiasi fosse la dirigenza due anni fa, ha firmato un contratto importante con un professionista importante, e deve rispettarlo soprattutto perché non ci sono motivi in negativo né di carattere economico né di quantità degli ascolti che ne giustificano la modifica. Il secondo motivo per cui non dovresti passare da Rai 1 a Rai 2, accettando di rivedere il tuo contratto blindato, è che implicitamente offriresti a chi non se la merita l’occasione per dire che è tutto consensuale e che l’artista è d’accordo e pronto a questa nuova sfida in pieno spirito aziendale. L’idea che mi sono fatto invece è che tu non saresti per nulla soddisfatto di rinunciare alla prima serata della domenica e nemmeno alla seconda serata del lunedì su Rai 1 perché hai lavorato molto per arrivarci e consolidare i tuoi programmi in quelle collocazioni. Dunque caro Fabio Fazio, forse a questo punto della tua carriera, vale la pena di combattere una battaglia che può lasciare il segno nella piccola storia della televisione italiana, lottando affinché la Rai rispetti il contratto che ha firmato con te fino all’ultima riga. Oppure, se non lo vuole fare, paghi le penali previste e i dirigenti se ne assumano la responsabilità. Nell’Italia del 2019 il cui governo Lega-M5S si basa sul rispetto del “contratto di governo”, la parola “contratto” vale più di qualsiasi altra parola e tu hai la possibilità di ricordarlo a chi non ti vuole su Rai 1 e puoi dare un segnale di speranza a chi vuole una Rai libera e corretta. Caro Fabio Fazio, in un tweet del 26 maggio 2019 pubblicato dall’account ufficiale di Che Tempo che fa, sei vicino ad un armadio e ci dici: “In francese, essere messi nell’armadio vuol dire essere messi da parte. Ecco, siamo nel placard. Mi metto qua e aspetto”. Caro Fabio Fazio, se, forte di un contratto blindato, accetterai di lasciare Rai 1 per passare a Rai 2, nell’armadio ti ci sarai infilato tu e ai miei occhi perderai un bel po’ di quella coerenza che ad oggi, da non fan, ti ho sempre riconosciuto.
Fabio Fazio dovrebbe andare subito via dalla RAI, insieme con tanti altri vitelloni, incompetenti e super-stipendiati.