Simona Ventura, la conduzione di un format rigido come The Voice of Italy e la “scoperta” Elettra Lamborghini

Cara Simona Ventura, nella continua ricerca di un programma da tornare a condurre in pianta stabile, sei approdata a The Voice of Italy il talent show musicale che Rai 2 ha scelto per sostituire, con scarsissimo successo, XFactor. Nella conferenza stampa di presentazione hai ostentato la sicurezza di chi è convinta che ce la farà a far decollare questo talent già da tempo al capolinea.

La Rai ti ha messo a disposizione tutti i suoi principali programmi e conduttori per promuoverlo.

Ieri sera è andata in onda la prima, registratissima, puntata di blind audition. Fin dai primi minuti è stato evidente che la annunciata concessione da parte dei detentori del format di darti spazi al di fuori del rigido meccanismo del programma è paragonabile all’ora d’aria. Sei imprigionata come qualsiasi altro conduttore di questo genere di format ed è una prigionia che, da telespettatore prima che da blogger tv, ho percepito come l’ennesima prova che per questa vecchia Simona Ventura non ci sono attualmente spazi televisivi in cui rilanciarsi. Urlare, smanacciare, ripetere frasi fatte come lo fai tu, ha fatto il suo tempo da tempo. E, purtroppo per te, nei momenti in cui indossi i panni della sorella maggiore con fare consolatorio per gli eliminati ed esaltando i concorrenti scelti, sembri ancor più fuori contesto. Eri molto più convincente come ascoltatrice nei falò di Temptation Island Vip, dove il fare da sorella maggiore lasciava spesso spazio ad una “perculatrice doc”, con effetti positivamente dissacranti.

Cara Simona Ventura, se è vero che la sfida come conduttrice di The Voice of Italy per me l’hai già persa è anche vero che devo riconoscere che la tua scommessa (rivendicata come tale in conferenza stampa) di scegliere Elettra Lamborghini, è vinta. È lei, con la sua personalità da influencer, ad essere il personaggio più significativo del programma. In una televisione che ha venduto l’anima ai format rigidi, lei appare come la destabilizzatrice dell’ordine pre-confezionato al contrario degli altri tre giudici/coach del cast, Gue Pequeno, Morgan e Gigi D’Alessio, che sono i fedelissimi e banalissimi esecutori dei loro ruoli nella trama. In una televisione che sta vendendo l’anima ai contenuti usa e getta e alle star dei social media, Elettra Lamborghini può aspirare al ruolo di regina provvisoria indiscussa. Così, mentre lei grazie alla presenza a The Voice beneficia di un ulteriore impulso alla sua vita e professione in stile Riccanza, tu te ne stai dietro le quinte ad accennare dei ballettini e a fare le faccette mentre dei cantanti che non avranno mai successo si esibiscono in un talent show musicale che ha finito la sua spinta propulsiva il giorno in cui lo ha vinto Suor Cristina, ovvero, nel 2014. Cara Simona Ventura, per l’ennesima volta, non hai trovato un programma sul quale costruire una nuova e duratura fase della tua carriera. Però Elettra Lamborghini ti sarà per sempre grata di averla voluta a The Voice. Chissà magari un giorno ti offrirà un ruolo altrettanto significativo in un importante programma di prima serata che la Rai potrebbe affidarle come conduttrice-influencer.

***

Il live tweeting della prima puntata

Pubblicità

Una risposta a "Simona Ventura, la conduzione di un format rigido come The Voice of Italy e la “scoperta” Elettra Lamborghini"

  1. Giuseppe C. Budetta 24 aprile 2019 / 16:51

    Simona Ventura? Per favore, basta con le befane che non sanno fare niente. Abbiate pietà di noi spettatori.

lascia un commento

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.