Accendo la tv e a Domenica In c’è Michele Zarrillo in versione Eric Clapton e mi dico “dai, un po’ di musica live pure se è Zarrillo va bene”. Poi è arrivata Benedetta Parodi ad intervistarlo e c’ho ripensato: “No, non va bene”.
Passo da Domenica In a Domenica Live e penso che Pier Silvio Berlusconi come editore di questi contenuti non avrà mai la mia comprensione e giustificazione. Non stimo un editore che, con la scusa della tv commerciale e degli ascolti, trasmette un programma del genere.
LA REALTA E LA RAI
La realtà del mondo circostante è l’opposto di ciò che i programmi Rai, di qualsiasi tipo (telefilm….intrattenimento…varietà….quiz) mostrano. Si fatica a chiedersi cosa sia davvero la RAI: caos di réclame, realtà ondulante di personaggi vacui, pseudo-politici trombati, pseudo-scrittori, pseudo-comici che fanno ridere perché strimpellano frasi ovvie. Occorre aggiungere gli pseudo-giornalisti lecchini e strapagati, i figli dei notabili-vip-di nascita ed arruolati in RAI come aiuti registi (vedere il figlio di Mastella). Infine, ecco sul palco-RAI le cantanti e le attrici canute, riempite di silicone dalla faccia ai glutei.