Cara Benedetta Rinaldi, quest’anno non ti sei presa nemmeno un giorno di ferie. Dopo la co-conduzione della Vita in Diretta Estate, eccoti alla co-conduzione di Uno Mattina, sempre su Rai 1, per una lunghissima stagione tv che si concluderà a maggio del 2018.
Ok, se qualcuno ha deciso che questo è il tuo momento è giusto che tu lo ripaghi sacrificandoti per la causa della Rai. A proposito di sacrifici. Dovrai farne uno per un’altra nobile causa.
Dovrai evitare il più possibile di indossare scarpe con il benché minimo tacco. Si perché tu sei altissima ed è davvero difficile trovare un co-conduttore alla tua altezza. Ne sa qualcosa il povero Paolo Poggio che per tutta l’estate, accanto a te, è sembrato uno gnomo delle fiabe del Nord Europa. Ma ho come la sensazione che il giornalista di lungo corso Rai Franco Di Mare non si presterà a fare la figura dello gnomo. Me lo fa pensare il fatto che questa mattina indossavi un paio di scarpe modello “ballerine”, rasoterra, senza nemmeno un centimetro di tacco. Purtroppo per Di Mare, quando siete insieme nelle inquadrature in piedi a figura intera, sono lo stesso evidentissimi i tanti centimetri di differenza di altezza tra te e lui. Una differenza così grande che al povero Di Mare non basterebbero nemmeno scarpe da uomo con i tacchi alti alla Silvio Berlusconi per colmarla. Per fortuna Uno Mattina dura tre ore e quindi non è che potete stare tutto quel tempo in piedi. Nelle inquadrature in cui siete insieme seduti al tavolo, Franco Di Mare sembra magicamente essere persino più alto di te.
Cara Benedetta Rinaldi, non posso fare a meno di chiedermi: i potenti mezzi di Rai 1 vi hanno messo a disposizione delle sedie regolabili in altezza e Franco Di Mare ce l’ha regolata un po’ più in alto oppure lui ha un cuscino sotto al sedere e tu no? E soprattutto: eviterai di indossare scarpe con i tacchi e calzerai ballerine fino a maggio del 2018 per un atto di cortesia nei confronti del collega e non far vedere che Di Mare è molto più basso di te? In tal caso sarebbe davvero un sacrificio eccessivo per una gentile signora.