Un brivido blu ad Amici 13: Maria De Filippi scrive una lettera al suo nuovo prediletto Alessio dei Dear Jack

Cara Maria De Filippi, ieri hai regalato una intensa emozione ai fedelissimi di Amici di Maria De Filippi 13 che seguono la striscia quotidiana su Real Time: una lettera scritta di tuo pugno al concorrente Alessio, frontman della band Dear Jack. Nella lettera ripercorri le tappe che lo hanno portato ad essere il tuo concorrente preferito di questa edizione del tuo talent show. Si, forse regalerai delle lettere anche a Giada e Deborah, ma non potranno mai essere come quella che hai scritto per Alessio. Lui ti è piaciuto subito, ad agosto, quando eri in vacanza ed hai sentito che era il predestinato di quest’anno.


Un super predestinato perché poi l’evoluzione del programma l’ha portato a scegliere tra la strada più facile, essere un solista, e la strada difficile, essere il frontman di una band.

Ma un predestinato è tale perché sceglie la strada difficile e oggi quella sua scelta è stata ripagata dalla casa discografica che ha prodotto il primo cd della band che pare predestinata a vincere Amici 13: i Dear Jack. La tua lettera sembra la sceneggiatura di un film e invece è solo la sceneggiatura di Amici 13. Accompagna un pacco gigante pieno di paglia in cui la produzione del programma ha nascosto il primo cd di Alessio e i Dear Jack. Il ragazzo legge la tua lettera prima da solo e poi a voce alta ai suoi compagni d’avventura. E’ un documento che di seguito riporto integralmente perché, oltre a scandire le tappe di quello che voi ad Amici chiamate “percorso”, fissa in maniera indelebile tutti gli aspetti umani che trasformano un semplice concorrente di Amici nel nuovo prediletto di Maria De Filippi. 

L’estate scorsa era un pomeriggio d’agosto, io ero al mare quando da Roma è arrivato il produttore di Amici con in mano tutti i dvd degli aspiranti partecipanti a questa edizione del programma. I professori li avevano visti ed avevano iniziato a dare i loro giudizi. Mi ricordo che c’era un dvd intitolato band. Ho iniziato a vederlo e lì ti ho visto per la prima volta avevi il papillon e le bretelle, l’aria tra le nuvole come al solito e nella tua totale ingenuità ti sentivo dire proprio al produttore “ah lei l’ho già vista è un attore del Medico in famiglia”. Forse tu non lo sai ma il produttore di Amici non è certo un attore e soprattutto non ama le telecamere ma tu sei così quello che ti viene in mente dici, lontano mille miglia dalle malizie di altri aspiranti cantanti. Dovevo capirlo da quella domanda come sei fatto e invece l’ho scoperto piano piano. L’ho scoperto quando nel programma ti hanno detto che voi non eravate una band e che anche lì tu ingenuamente hai risposto “gli elementi della band li conosco da poco e quindi suoniamo insieme da poco, quando sono venuto ai casting ero con il mio gruppo storico, poi ci sono stati dei problemi e ho trovato loro. Piano piano vedrete che diventeremo una band”. Mi ricordo che ti dissero “se non vuoi andare in sfida molla il gruppo” e tu invece hai scelto la sfida. Sono arrivati i Canova, erano forti, un gruppo coeso da anni e il giudice era Sarcina. Dopo avervi sentito entrambi, ha scelto i Dear Jack. Da quel momento tu ed il tuo gruppo siete stati indivisibili, vi proteggevate a vicenda, lavoravi anche di sera al residence pur di dimostrare ai professori che non eri un solista, eri il frontman di una band i Dear Jack. Parliamo per un attimo del serale, sei in casetta e con te non ci può essere la band. Sembri un pesce fuor d’acqua, Nick e Giada chiacchierano e tu lì che ascolti, ogni tanto dici qualcosa ma si vede che con la testa sei altrove. Sono arrivate le proposte discografiche e ti ho visto felice correre dalla band. Vi ho visto abbracciarvi, il tuo, il loro, il vostro sogno si stava realizzando. Tra me e me pensavo, se ha già la testa tra le nuvole figurati adesso che sta per fare un disco. Pensavo adesso i professori lo troveranno impreparato, vive in un mondo tutto suo, ama solo un certo tipo di musica e qui ad Amici deve cantare di tutto e oltretutto studiando sul letto, dopo cinque minuti si addormenta. Dopo una strigliata di Rudi e di Grazia ti ho visto tornare in casa demoralizzato. Il materasso è stato abbandonato e per la tua band e i tuoi compagni ti ho visto seduto alla scrivania concentrato, ho riso tra me e me e la sera in cui era ospite Umberto Tozzi, tu per ogni puntata devi sapere almeno 7 canzoni a memoria, bene, ti sei dimenticato una frase sull’unica canzone che era gobbata per esigenze di Tozzi. Mi fai tanta tenerezza ogni volta che anche al serale ti fanno cantare per esigenze sceniche distante dalla band vai dai ragazzi quasi a scusarti e appena durante l’esibizione come in quella con Carboni c’è un momento solo musicale, corri vicino a Lorenzo e mentre lui suona la chitarra tu lo abbracci. Fai fatica a parlare delle tue emozioni preferisci scriverle, quando ti capita di parlarmi tieni gli occhi bassi e dici grazie, dolcemente e a voce bassissima. Grazie a te Alessio per le risate che mi hai fatto fare quando tirando su l’asta te la sei data sulla testa. Grazie perché vederti addormentare sul letto con il foglio sulla faccia mi ha riportato indietro di tanti anni  quando capitava anche a me sui libri di scuola. Grazie per i tuoi momenti di dolcezza e ingenuità disarmante come quando mi hai detto dopo una scenata di un professore se mi prendono così di petto io mi chiudo e non riesco a reagire. Spero che quello che troverai in quel pacchetto davanti a te ti possa servire per farti forza, un bacio, Maria.

(dalla lettera di Maria De Filippi ad Alessio dei Dear Jack letta nella puntata pomeridiana di Amici 13 trasmessa da Real Time il 5/5/14) 

Cara Maria De Filippi, quando ti metti a nudo così, anche tu mi fai tenerezza. Penso a tutte le emozioni che ti dà Amici che non valgono tutti i soldi che ti fa guadagnare Amici. Penso a quanto ti colpisce un farfallino, a quanto ti fa ridere uno che si dà l’asta del microfono sulla testa, a quanto ti immedesimi in una persona che si addormenta con un foglio sulla faccia, a quanto ti fa venire i brividi quando gli allievi di Amici ti sussurrano il loro grazie. Ma la tenerezza più grande me la fa Alessio, il frontman dei Dear Jack. Dopo questa tua lettera passerà il resto della sua vita professionale a dover dimostrare di essere attaccato alla sua band come lo hai descritto tu e così rischierà di tarparsi le ali professionali per una carriera da solista come è avvenuto per tutti i frontman delle boyband nella storia del pop mondiale. Chissà, un giorno la sua casa discografica potrebbe chiederti di scrivergli un’altra lettera in cui lo autorizzerai a liberarsi dall’immagine di frontman di una band che non può vivere senza la sua band così come lo hai indelebilmente marchiato nella tua lettera di ieri. Però c’è anche una possibilità che io non pendo nemmeno in considerazione, ovvero, che i Dear Jack siano i nuovi Pooh e che la loro unione duri oltre quarant’anni. Se dovesse accadere una cosa del genere allora chi scriverà la storia della musica italiana, un giorno, tirerà fuori la tua lettera che ho riportato integralmente in questo post e che potrebbe essere il documento determinante nel procedimento di beatificazione di Maria De Filippi in qualità di autrice di un simile miracolo artistico.

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2 risposte a "Un brivido blu ad Amici 13: Maria De Filippi scrive una lettera al suo nuovo prediletto Alessio dei Dear Jack"

  1. carolina 4 agosto 2014 / 00:33

    maria la lettera che hai scritto mi ha fatto piangere io credo che i dear jack dovevano vincere amici e non debhora

  2. carolina 4 agosto 2014 / 00:32

    maria la lettera che hai scritto mi ha fatto piangere io credo che i dear jack dovevano vincere amidi e non debhora

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