Deve essere stressante essere Bruno Vespa

Caro Bruno Vespa, dopo tanti e tanti anni di carriera sei ancora lì a combattere come un leone per difendere il tuo lavoro, soprattutto, dai tuoi colleghi giornalisti. Non passa giorno che qualche iscritto all’albo non ti dedichi un pensiero. L’ultimo in ordine di tempo è stato Giovanni Minoli che ha fatto il tuo nome (e quello di Piero Angela) come ex dipendente Rai ora pensionato che però ha comunque un contratto esterno per condurre Porta a Porta. Caro Bruno Vespa, a Minoli non hai ancora replicato, forse perché preferisci aspettare sulla sponda del fiume quando il piatto sarà diventato freddo. Però deve essere davvero stressante essere Bruno Vespa se ti vedi costretto a prendere carta e penna per scrivere due righe di precisazione ad un articolo apparso su Il Sole 24 Ore, che non ho letto, ma che dal contenuto delle tue parole si capisce riguardava gli ascolti televisivi:

Audience e share di Porta a Porta

Sul Sole 24 Ore del 19 maggio, pur riconoscendo a Porta a Porta la leadership d’ascolto nell’informazione televisiva di seconda serata, si scriveva di un’audience media di un milione e di uno share del 14,35% tra il 1° ottobre 2012 e il 16 maggio 2013. In realtà, come certifica il Marketing Rai, nelle 117 puntate andate in onda in questo periodo l’ascolto medio è stato di 1,609 milioni di telespettatori con uno share del 15,75%: risultato migliore dello stesso periodo dello scorso anno nonostante i 192 programmi concorrenti sul solo digitale terrestre.

Bruno Vespa

da Il Sole 24 Ore del 22/5/13

Caro Bruno Vespa, quindi tu hai preso carta e penna per rettificare un articolo di un tuo collega che ti attribuiva 600.000 telespettatori medi di meno e 1,4 punti percentuali di share medi in meno rispetto ai dati certificati dall’Ufficio Marketing della Rai. Devi aver messo a punto un metodo capillare di analisi delle critiche e degli articoli che ti riguardano e devi avere una voglia di precisazione così irrefrenabile che il solo pensarci a me procura uno stress indotto di proporzioni superiori a quelle di quando sono imbottigliato nel traffico romano. Caro Bruno Vespa, nella puntata di ieri di Porta a Porta hai trattato il tema sempre giovane della chirurgia estetica ed uno dei tuoi cartelloni così recitava: “Fermare il tempo con il bisturi”. Pura illusione, vero? Sono certo però che in cuor tuo quella frase vorresti adattarla anche ad altre debolezze del genere umano come ad esempio “Fermare l’invidia dei colleghi di Bruno Vespa con il bisturi”. Si, perché il tuo è un caso da bisturi caro Bruno Vespa. Sei uno dei giornalisti più criticati dai propri colleghi e appena puoi è ai tuoi colleghi che riservi molte delle tue energie autodifensive. Ormai la cosa però deve essere diventata una specie di ossessione che non riesci a trattenere visto che ti difendi come un leone anche quando ti tolgono solo un 1,4% d share medio dagli ascolti di Porta a Porta. Non oso pensare a cosa faresti se di colpo dovessi perdere tutto lo share e tutti i telespettatori. Altro che bisturi, dovresti come minimo ricorrere ad una buona pompetta per misurare la pressione!

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