Caro direttore generale Sipra Fabrizio Piscopo, ieri mamma Rai si è vantata del grande successo di pubblico della prima puntata di Carosello Reloaded con un comunicato stampa trionfale: “La grande attesa per il ritorno di CAROSELLO si è tramutato nell’evento televisivo della giornata: 11.024.000 telespettatori e il 35,7% di share. Carosello Reloaded ha fatto registrare 300.000 ascoltatori in più della fiction del Commissario Montalbano, che comunque ha segnato un nuovo record storico di ascolto. Carosello è riuscito ad attrarre ben 4.168.000 ascoltatori in più rispetto al break pubblicitario della settimana precedente posizionato nella stessa fascia oraria” (da ufficiostampa.rai.it). In attesa di vedere quanti telespettatori ha perso Carosello Reloaded senza Montalbano, ti spiego perché mi auguro che perda spettatori al punto da essere chiuso.

Caro direttore generale Sipra Fabrizio Piscopo, tu come direttore della concessionaria pubblicitaria della Rai sei il responsabile principale dell’operazione Carosello Reloaded e mi chiedo se ti sei reso conto che non ha niente a che vedere con Carosello (a parte la sigla). Avete usato il vostro storico marchio solo per creare un evento che si disintegrerà perché non è all’altezza di quel vecchio marchio. Chi come me era bambino quando andava in onda Carosello dopo aver visto Carosello Reloaded ha il diritto di sentirsi preso in giro. Mi aspettavo delle mini situation comedy o dei mini film girati appositamente per l’evento e invece Carosello Reloaded mi propina il vecchio Jo Condor (e per fortuna!) e i nuovi spot allungati come un brodino. Solo l’Eni ha fatto un timidissimo tentativo di proporre una animazione (e ce ne vuole paer chiamarla animazione) ideata per l’occasione. Penso a quel nonno che, bombardato dalla vostra macchina promozionale per l’evento, si è messo davanti alla tv insieme al nipotino per magnificargli Carosello. Penso al nipotino che dice al nonno: “Beh, questo è Carosello? A nonno, ma che mi fai vedere la pubblicità che già vedo tutti i giorni?”. Caro direttore generale Sipra Fabrizio Piscopo, se con Carosello Reloaded avete deluso anche solo una coppia nonno-nipotino, allora il progetto ha già fallito nonostante i numeri di audience che sbandierate. Ora tu mi dirai che c’è la crisi e che per girare dei mini film e delle mini sitcom appositamente per Carosello Reloaded occorreva chiedere alle aziende uno sforzo economico che non possono sostenere. Si, forse è vero. Ingaggiare personaggi come Gigi Proietti, Enrico Brignano, Fiorello ed altri in grado di interpretare i caroselli come era nello spirito di quelli delle origini avrebbe potuto essere dispendioso. Però ci sono spot moderni che sono molto simili ai vecchi caroselli. Penso a quelli di Lavazza, prima con Bonolis ora con Brignano, e alla serie Tim con Neri Marcoré. Per quelle aziende, realizzare un prodotto ad hoc per l’evento “il ritorno di Carosello” sarebbe stato facile. Perché allora non lo hanno fatto? Forse perché non hanno creduto nel vostro progetto/evento? Il bello è che non c’è stato, finora almeno, un pubblicitario che abbia avuto l’idea di puntare su una delle tante sitcom brevi che affollano il web. Quelle sono produzioni che hanno i set sempre montati e attori bravi che hanno voglia di farsi vedere. Nessuna azienda e agenzia pubblicitaria ha pensato ad una cosa del genere per sfruttare “il ritorno di Carosello”? Caro direttore generale Sipra Fabrizio Piscopo, la delusione per Carosello Reloaded è diventata arrabbiatura quando ho ascoltato le tue dichiarazioni programmatiche relative al progetto nell’intervista di Laura Carcano su RaiNews24 (riporto il video al termine del post perché sentirle dalla tua voce fa tutto un altro effetto):
“C’è una grande crisi di creatività in questo momento e le agenzie creative hanno bisogno di formati lunghi, ampi, e quindi noi glieli stiamo fornendo, perché Carosello avrà degli spot da 70 secondi. E poi volevamo veramente riaccendere i fari sul mondo della pubblicità visto che la crisi continua imperterrita a colpirlo. Siamo andati al primo trimestre a quasi meno 15%”.
Caro direttore generale Sipra Fabrizio Piscopo, in quanto alla crisi di creatività (non solo dei creativi ma anche dei dirigenti tv e degli imprenditori) mi sembra che Carosello Reloaded non l’abbia certo stimolata. In quanto al riaccendere i fari sul mondo della pubblicità, se Carosello Reloaded continuerà così si rivelerà un boomerang non proprio illuminante per le aziende. Il bello è che tu sembri essere convinto che Carosello Reloaded ha lo spirito di Carosello. Alla domanda di Laura Carcano di RaiNews24 “Qual è la strategia vincente della formula di Carosello?”, hai risposto:
“E’ questo mix di antico-moderno, perché si riprende il successo del grande Carosello che ha governato gli anni della nostra gioventù e in realtà noi però lo abbiamo allargato a tutto il mondo multimediale di Rai, perché andrà sul web, andrà in radio, andrà al cinema, andrà dovunque e tutti i caroselli resteranno sempre on-line, perché un po’ andranno su YouTube, un po’ verranno registrati nell’applicazione. Quindi è chiaro che Carosello diventerà nuovamente una pietra miliare”.
Caro direttore generale Sipra Fabrizio Piscopo, così com’è, Carosello Reloaded non ha alcuna possibilità di diventare una pietra miliare della comunicazione pubblicitaria ma la cosa più grave è che tra cinquant’anni non ci sarà un nonno che vorrà rivederlo insieme ai nipotini per spiegare loro qualcosa di significativo della sua infanzia.
Una risposta a "Carosello Reloaded: tra cinquant’anni nessun dirigente Rai avrà l’idea di farlo rivivere."