Cara Maria De Filippi, la cosa che più mi sorprende di questo inizio di stagione televisiva è che sabato, quando ho visto C’è Posta per Te, mi son detto: “Vabbè, la solita De Filippi con le lacrime, il comico e il bellone”. Poi, riflettendoci, mi sono detto: “Ma questa cosa è gravissima! Sono assuefatto, abituato e rassegnato alla De Filippi di C’è Posta per Te?”. No, non posso. La puntata con Alessandro Siani e Gabriel Garko poteva essere benissimo una replica di un paio di anni fa. I meccanismi sono sempre gli stessi. Il comico (boh e pure mah) di turno che si trova ad aprire la busta a dei personaggi da “circo televisivo” che si esibiscono per lui, “costretto” a farci ridere con le sue reazioni. E’ successo più volte con le ospitate di Ezio Greggio e Enzo Iacchetti ma visto che dopo tanti anni sembravano parte fissa del cast hai deciso di diversificare però proseguendo sulla strada del risparmio energetico delle risate a basso consumo di neuroni. Hai puntato su Alessandro Siani, di cui sembri esse una grande fan (lo hai presentato come monologhista nel serale di Amici al cospetto di Dustin Hoffman!). Spero di esserci ancora tra trent’anni quando Siani verrà osannato come comico al pari dei grandi, per il momento a me mette l’ansia. Ogni volta che parla in tv (al cinema, col copione, va meglio) ho la sensazione che non sappia cosa dire per far ridere e mi vengono le palpitazioni nel vedere un attore, considerato una realtà del panorama comico italiano, in preda alla incerta ricerca dell’originale che sfocia puntualmente nel banale senza mai strapparmi una risata. Di simpaticoni come Siani, ogni comitiva di amici ne ha uno. Però, mentre agli amici i difetti si perdonano e alla fine ci si abitua e si sopportano, mi rimane molto difficile abituarmi e sopportare i meccanismi che puntualmente adotti per fare quei venti minuti/ mezz’ora di televisione con i televip comici come ospiti. La postina raggiunge Siani che si mostra sorpreso ma poi prova a far capire che non lo è. Siani si mostra preoccupato ma poi prova a far capire che non lo è. Siani entra nello studio e prova a capire perché il pubblico lo accoglie come se fosse Dustin Hoffman. Siani al cospetto dei personaggi da “circo televisivo” che si esibiscono al tuo comando mentre tu spieghi le caratteristiche dell’esibizione e del personaggio. Siani presta il volto e le facce (sempre le stesse) ai primi piani del tuo regista. Tu ridi di gusto per i siparietti e le reazioni del comico che è lì per promuovere il suo ultimo film e forse nel suo intimo si comincia a chiedere se è eticamente giusto promuovere un film comico “facendo piangere”. Basta “circo televisivo” è tempo di far entrare il bel tenebroso Gabriel Garko. Entra, ovazione con urla e urletti del pubblico femminile in studio. Garko manda baci. Il primo piano insiste sul suo volto d’angelo. Lo baci. Ti bacia. Il meccanismo di C’è Posta per Te ora prevede “emozioni con lacrime tenere e non amare che quelle vengono dopo”. Due figlie vogliono dire alla madre quanto la amano e glielo diranno con Garko come testimonial. La mia estate è alle spalle con tutte le sue cose belle tra cui la totale assenza di Maria De Filippi. Cambio canale con la soddisfazione di chi ancora una volta può dire orgogliosamente a se stesso: “No, non sono assuefatto, abituato e rassegnato ai meccanismi di C’è Posta per Te”.
A me la De Filippi piace…peccato per la finale dei 200mt. a farfalla persa così male….
grande tris!