Caro general manager Sky terrestrial channels Susan Wakefield, la prima puntata di Servizio Pubblico trasmessa ieri da Cielo ha ottenuto un incoraggiante 1,81% di share con 446.000 ascoltatori medi e 2,7 milioni di contatti netti. In attesa di sapere il dato globale (su SkyTg24 ha fatto 276.000 spettatori circa, ai quali vanno aggiunti quelli delle emittenti locali + web; se mai l’Auditel riuscirà a produrre i dati in tempi accettabili), si può definitivamente affermare che il gruppo Sky Italia su Michele Santoro si è sbagliato. Quando ha lasciato la Rai e non ha firmato per La7 dovevate proporlo subito in chiaro su Cielo, senza tentennare aspettando di trasmetterlo alla nona puntata. Servizio Pubblico è un programma da emittente generalista. Dovevate crederci subito e non montare sul carro in corsa. Questa scelta ha penalizzato sia Santoro che voi. Trasmetterlo dalla prima puntata avrebbe consentito ad entrambi di abituare il pubblico e oggi saremmo qui a commentare un 3 o 4% di share (e forse di più). Fare quasi il 2% su una rete come Cielo al primo impatto, solo con i vostri promo e qualche post su blog e social network, è un risultato ottimo. Caro general manager Sky terrestrial channels Susan Wakefield, avresti dovuto importi con l’editore per avere Santoro già alla prima puntata. Ora devi crederci e preparare il terreno affinchè Cielo nella prossima stagione passi da guest-network a producer-network di Servizio Pubblico. Ancora non ci credete abbastanza. Ieri dopo i rientri pubblicitari avete dovuto trasmettere una clip di attesa con la scritta “tra poco Servizio Pubblico” perché avevate finito gli spot pubblicitari mentre, evidentemente, SkyTg24 e le emittenti locali ne avevano di più. Caro general manager Sky terrestrial channels Susan Wakefield, gli ascolti di Servizio Pubblico di Michele Santoro su Cielo sono importanti perché sono un dato certo e comparabile con le altre realtà televisive in chiaro sul digitale terrestre. Ora per voi comincia la rincorsa al 5% di Piazzapulita di Corrado Formigli su La7. Lui ha tre mesi di vantaggio e una base del 3% di share (che La7 era in grado di garantirgli già alla prima puntata). Dovete crederci perché, ieri, pur avendo messo in piedi per la prima volta una puntata eccellente, non ha sbancato come quella volta che arrivò a sfiorare il 10%. Ma allora c’era ancora Silvio Berlusconi in circolazione e le trasmissioni di informazione facevano ben altri numeri.