Due righe due sulla stagione autunno-inverno 2024-2025 della tv generalista gratuita italiana.

Quella che si concluderà tra qualche settimana è l’ennesima stagione televisiva autunno-inverno brutta, bruttissima, inguardabile.
La televisione generalista gratuita in chiaro ormai è perduta.
Personalmente, negli ultimi 9 mesi non ho avuto nessun appuntamento televisivo imperdibile.
Gli “appuntamenti” li ho con la tv in streaming per guardare serie tv e film.
Dalla tv “classica” non mi aspetto più nulla.
La accendo esclusivamente per quella che è diventata una cattiva abitudine.
L’entusiasmo con cui facevo blogging sulla tv è finito già da qualche anno. Non mi diverto più nemmeno a prenderla in giro questa tv.
Scrivere cosa è diventata la tv e chi sono i protagonisti che la fanno, equivarrebbe a scadere nel più becero turpiloquio.
Se i social media hanno una pessima reputazione, la tv generalista italiana gratuita in chiaro non ha proprio più una reputazione.
Il livello della maggior parte della programmazione è esattamente come i social media: una cloaca nauseabonda.
Con una differenza sostanziale. I contenuti dei social media sono generati da milioni e milioni di persone “senza controllo” mentre la tv generalista produce contenuti ideati, scelti, finanziati e proposti da centinaia e centinaia e centinaia di dirigenti, autori e produttori professionisti molto ben pagati.
Rai, Mediaset, La7, Warner Bros Discovery Italia, Sky in chiaro, trasmettono intrattenimento televisivo e informazione di bassissima qualità.
Non mi interessa più sapere perché lo fanno.
Mi interessa scriverlo qui per il gruppetto di persone che mi segue ed in particolare per chi ha visto come sono passato dalla “analisi” con post dettagliati alla “sintesi” in poche righe su tutto quello che mi capita o scelgo (colpevolmente) di guardare.
Il miglior investimento della stagione è stato l’acquisto della pennetta fire stick che ha ampliato la mia possibilità di scelta tra l’offerta in streaming.
Guardare assiduamente la tv generalista gratuita in chiaro è una brutta cosa che (volendo bene a me stesso) non mi interessa più.