Caro Paolo Limiti, le trasmissioni di Rai 1 pensate per l’estate 2012 si contano sulla punta delle dita. Tra queste c’è la tua E state con noi in tv (alle ore 12). Niente di nuovo rispetto ai tuoi format del secolo scorso, eppure, nel deserto creativo della prima emittente televisiva italiana, è sembrata una ventata d’aria tiepida ma pur sempre di aria si tratta. Nulla è cambiato nel tuo modo di proporti al pubblico dall’ultima volta che sei andato in onda sulla Rai. Nulla è cambiato nel tuo modo di raccontare la storia di come è nata una canzone o la storia di un incontro con un grande personaggio dello spettacolo. Nel tuo universo televisivo un aneddoto diventa un romanzo d’appendice, il trafiletto di un vecchio numero di Variety diventa una voce enciclopedica, una copertina della Domenica del Corriere diventa un quadro di Monet. Continua a leggere