Caro direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo 2025 Carlo Conti, di questo Festival mi rimarrà l’immagine di te accanto a decine di persone co-conduttori, ospiti e cantanti con una funzione su tutte: essere pronto ad intervenire se qualcuno l’avesse fatta fuori dal vaso della normalizzazione sicura che, ascolti a parte, è il risultato più evidente che hai portato a casa e che di certo non dispiacerà alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
In una Italia politicamente profondamente divisa hai fatto risuonare fino all’ossessione
il coro “Tutta l’Italia! Tutta l’Italia!” senza che ci fosse qualcuno che urlasse “Non tutta l’Italia! Non tutta l’Italia!”.
Per te è in atto un plebiscito che rafforza la decisione del CdA Rai di affidarti il Festival quest’anno e il prossimo.
Lo spettro dei grandi ascolti di Amadeus “impossibili” da eguagliare è rimasto solo uno spettro. Alla faccia di Fiorello.
Fare un bilancio di Sanremo 2025 dal mio punto di vista è semplicissimo: non doveva finire con la vittoria di Olly ed il sesto posto di Giorgia.
Il regolamento ha messo la vittoria in mano ai bimbiminkia.
Mia nipote Beatrice di 26 anni mi ha scritto su whatsapp: “Zio! Ma non dovrebbero televotare solo i maggiorenni?”.
Ecco, appunto.
Giorgia Todrani è la vera ed unica erede di Mina e quindi la migliore cantante italiana. In questo Sanremo ha cantato come solo lei sa fare una splendida canzone intitolata “La cura per me”.
È unanime lo sdegno per una classifica che vede vincere Olly con Giorgia sesta.
Lo spot peggiore per il Festival di Sanremo 2026 che, te lo dico già oggi, io non guarderò.
Alcuni giornalisti non lecchini ti hanno posto in conferenza stampa il quesito sul metodo di voto. Tu hai risposto che era tutto ok e che il 66% (stampa+radio e web) è più del 34% (televoto). Non capivi o facevi finta di non capire che il 34% del televoto avrebbe potuto andare quasi tutto ad un cantante e il 66% si sarebbe certamente distribuito su molti più cantanti.
Ho sentito puzza di melma quando hai ribattuto invitando anche la sala stampa a votare tutti per uno.
Una vergogna.
Questo finale distrugge il Festival 2025 e mina la credibilità dei prossimi Festival.
Caro Carlo Conti, no con te e con questa Rai non c’è “Tutta l’Italia! Tutta l’Italia”.